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Il lungo cammino dell'Italia per colmare il gap

Il WEF (World Economic Forum) per la sua relazione 2017 sui rapporti di uguaglianza tra i sessi ha preso in esame alcuni dati e li ha messo a confronto in 144 Paesi. Questi fattori, a parte i soliti dati macro-economici, sono la scolarizzazione, l'aspettativa di vita, la partecipazione al mondo del lavoro, la posizione nella vita sociale, l'attività politica e la partecipazione al governo del proprio Paese. Con questi dati i Paesi Scandinavi la fanno ancora da padroni col massimo punteggio relativo all'uguaglianza nella società tra uomini e donne. 

La sorpresa di questa Top Ten è sicuramente il Ruanda, stato dell'Africa Orientale, che grazie ai dati relativi alla partecipazione femminile alla vita politica (61,3% rispetto a quello degli uomini di 38,7%), alla quasi parità nelle posizioni dirigenziali e all' 88,4% di donne che partecipano alla forza lavoro del proprio Paese, si guadagna una notevole quarta posizione. Soffrono gli Stati dell'Asia e del vicino Medio Oriente. L'Italia si posiziona all'82° posto dovuto principalmente ad una scarsa partecipazione delle donne al mondo lavorativo e anche alla quasi totale assenza in ruoli dirigenziali. La bassa partecipazione alla politica e al governo del Paese poi indica che la strada italiana che porta alla parità di genere è ancora molto lunga.
Uguagluanza donne uomini mondo
Le disuguaglianze secondo il World Economic Forum. Infograficapisano

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