INFOGRAFICA E DINTORNI

INFORMATION GRAPHICS E COMUNICAZIONE

Tutta la debolezza della democrazia nel mondo

I diritti politici e le libertà civili di tutto il mondo sono peggiorati al loro punto più basso in oltre un decennio nel 2017, inaugurando così un periodo caratterizzato da autocrati molto incoraggiati e democrazie assediate. I valori che incarna la democrazia, in particolare il diritto di scegliere i leader nelle elezioni libere ed eque, nella libertà di stampa e nello stato di diritto, sono sotto assedio e in ritirata a livello globale.

Per il 12° anno consecutivo, secondo Freedom in the World, i paesi che hanno subito battute d'arresto democratico hanno superato quelli che invece ne hanno acquisito. Dieci anni fa sembravano promettenti storie di successo la Turchia e l'Ungheria, per esempio, e stanno invece scivolando verso un dominio autoritario. L'esercito in Myanmar, che ha iniziato una limitata apertura democratica nel 2010, ha eseguito poi una sconvolgente campagna di pulizia etnica nel 2017 respingendo tutte le critiche internazionali. Nel frattempo, le democrazie più potenti del mondo si sono impantanate in problemi apparentemente intrattabili in casa, comprese disparità sociali ed economiche, frammentazione partigiana, attacchi terroristici e un enorme afflusso di rifugiati che ha allentato le alleanze e aumentato le paure del prossimo. Le sfide all'interno degli stati democratici hanno alimentato l'ascesa di leader populisti che si appellano al sentimento anti-immigrati e danno poca attenzione ai fondamentali diritti di libertà civili e politiche. 

Populisti di destra hanno ottenuto voti e seggi parlamentari in Francia, Paesi Bassi, Germania e Austria durante il 2017. Mentre sono stati tenuti fuori dal governo dappertutto tranne in Austria e Ungheria, il loro successo alle urne ha contribuito a indebolire i partiti stabiliti sia a destra che a sinistra. Il nuovo arrivato centrista Emmanuel Macron ha vinto facilmente la presidenza francese, ma in Germania e nei Paesi Bassi i partiti principali faticano a creare coalizioni di governo stabili. In Italia la sconfitta del partito di sinistra Pd nelle elezioni del 2018 ha portato alla ribalta un governo di coalizione tra il partito di Matteo Salvini, la Lega, e il M5stelle due formazioni populiste-antisistema. La cosa peggiore e preoccupante per il futuro dei giovani è la poca memoria che è stata tramandata delle lunghe battaglie contro il fascismo e il comunismo, che possono portare in futuro a perdere la fiducia e l'interesse per il progetto democratico. L'arretramento delle democrazie è abbastanza preoccupante ed è logico pensare che possa portare nel tempo ad accettare tribunali politicizzati, intolleranza al dissenso e elezioni predeterminate.
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La mappa delle libertà. Infograficapisano

I 6 calciatori più pagati dei Mondiali di Russia

Nei Mondiali di Calcio di Russia del 2018 scendono in campo anche i calciatori più ricchi e super pagati del mondo che si contenderanno il prestigioso trofeo. 

Sono 6 e si comincia con "la Pulce", Lionel Messi l'argentino dai 5 Palloni d'Oro conquistati, il più ricco in questa classifica, redatta da Forbes, grazie anche al rinnovo del contratto col Barcellona fino al 2021. Nel 2017 ha incassato 111 milioni di dollari di cui 27 milioni derivanti dai numerosi e prestigiosi sponsor. Al secondo posto c'è Cristiano Ronaldo il portoghese 5 volte Pallone d'Oro giocatore del Real Madrid che tra stipendi e bonus ha incassato 61 milioni di dollari a cui si aggiungono la ricca torta degli sponsor che ammonta a 47 milioni di dollari, solo la Nike, per esempio, come contratto vale 1 milione di dollari. Al terzo Posto il brasiliano Neymar da Silva Santos con 90 milioni di dollari all'attivo grazie anche al contratto con PSG, Paris Saint-Germain, che ha sborsato 600 milioni di  dollari per acquistarlo e che lo terrà legato fino al 2022. Enorme anche il giro di affari delle sponsorizzazioni con marchi prestigiosi. 


Il francese Paul Pogba, considerato uno dei giovani under 30 più influenti nello sport, al quarto posto con 29,7 milioni di dollari nel 2017 di cui 20 milioni di dollari grazie al contratto con il Manchester United, anche lui legato agli sponsor in particolare alla Adidas da 10 anni, che ha creato una linea di abbigliamento con il suo nome. Il quinto in questa classifica dei più pagati troviamo dall'Uruguay Luis Suarez con 26,9 milioni di dollari nel 2017 parte dei quali derivanti dal contratto con il Barcellona di 20 milioni di dollari a stagione tra compensi e bonus e oltre allo sponsor Gatorade risulta anche essere molto noto in Asia dove è testimonial di gadget tecnologici Tronsmart e di telefonia Gome. L'ultimo, il sesto il più "povero", con 23,5 milioni di dollari è l'attaccante argentino Sergio Aguero in forze come capocannoniere del Manchester City dal 2011. Il suo sponsor è Puma che gli ha regalato un paio di scarpini d'oro da indossare in questi Mondiali di Russia. 
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 I calciatori più pagati del mondo. Infograficapisano

Chi può vincere i Mondiali di Russia 2018

Le previsioni che tengono conto del valore della rosa di ogni singola nazione.

Pronti? via.” Il 2018 è finalmente l’anno dei Mondiali di Calcio giocato in Russia e tanto atteso dagli appassionati. La competizione sportiva più amata, che ha il potere di catalizzare milioni di persone di tutte le età sulle performance di grandi stelle, sta per cominciare e gli otto gironi - già composti - vedono partecipare le nazionali migliori e si preannunciano partite memorabili da restare negli annali dello storia di questo sport. Ovviamente dietro questa grande passione che è questo gioco, condivisa a livello planetario, c’è un enorme e vorticoso giro di affari spesso lontano dal cosidetto calcio giocato ma che sicuramente ne determina le condizioni utili e necessarie per la propria sopravvivenza. In questa speciale classifica si mettono in evidenza le nazionali “vincenti” economicamente con il maggior valore di mercato in milioni di euro e come si può vedere sono cifre da capogiro ricavate da alcuni parametri e che spesso rasentano come valore economico il PIL di molti Paesi (qui per approfondire nel nostro articolo dedicato ai numeri del Mondiale 2018).

Nel quartetto in pole position delle più ricche al mondo troviamo “Les Bleus” della Francia grazie al “capitale” dei propri giocatori valutato in 1.080 milioni di euro, poi le “Furie rosse” della Spagna con 1.030 milioni di euro, terzi i “Pentacampioni” del Brasile 981 milioni e infine la Germania di Werner, Muller e Gomez (883 milioni di euro) attuale detentrice del titolo mondiale. In fondo a questa speciale classifica le nazionali più povere come il Perù, l’Arabia Saudita e infine Panama - con 8,43 milioni di euro - che sicuramente conquisteranno la simpatia e il tifo di tutti. Il tutto è riassunto nell’infografica seguente dove, in base al valore del parco giocatori di ogni Nazionale e agli accoppiamenti nei gironi e nei play-off, abbiamo ipotizzato come potrebbero andare i Mondiali di Russia 2018.

La pioggia di soldi in Russia quest’anno ci sarà per tutti, dagli sponsor alle Federazioni, ai club che manderanno i propri giocatori alla competizione, dai giocatori meno noti alle stelle del pallone e soprattutto dalle squadre che riusciranno ad arrivare in fondo al torneo. A noi, invece, resterà il piacere di tifare, stupire delle grandi giocate delle stelle, insomma vivere insieme un grande spettacolo sportivo. 
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Chi può vincere i Mondiali di Russia 2018. Infograficapisano

Le città europee dello sballo da cocaina

La relazione si basa sulle informazioni fornite all’EMCDDA dagli Stati membri dell’UE. La "Relazione europea sulla droga 2017: tendenze e sviluppi", è la pubblicazione faro dell’EMCDDA e fornisce i dati più recenti sulla situazione della droga in Europa e sulle risposte alle relative problematiche. Anche in Europa si registra la diffusione della poliassunzione di svariate tipologie di droghe e attualmente la gamma risulta essere più ampia del passato. Il consumo di stupefacenti è più diffuso tra gli uomini e soprattutto l'uso di cannabis è superiore di 5 volte rispetto alle altre sostanze. Modesto invece il consumo di l'eroina e di altri oppiacei.

In questa mappa viene evidenziato l'uso della cocaina tra i giovani adulti europei nell'ultimo anno. Si stima che 17,5 milioni di adulti (15-64 anni) abbiano provato la sostanza in qualche momento della loro vita, tra questi 2,3 milioni di giovani (15-34 anni) hanno consumato cocaina nel corso dell'ultimo anno. Tra le varie nazioni ci sono dati differenti che confermano una certa stabilità o in calo dei dati rispetto al 2008. Solo L'Irlanda, la Spagna, i Paesi Bassi e il Regno Unito hanno segnalato una prevalenza di consumo nell'ultimo anno pari o superiore al 2,5%. Sebbene, con livelli di prevalenza più bassi, in Francia si può osservare una tendenza al rialzo in cui la prevalenza è salita per la prima volta sopra il 2 % nel 2014. In termini statistici, l’indagine condotta nel 2015 in Germania ha evidenziato un calo della prevalenza di cocaina, che era rimasta stabile tra il 2000 e il 2009. 


A queste indagini vanno aggiunte l'analisi delle acque reflue comunali svolte nell’ambito di uno studio condotto in varie città allo scopo di individuare residui di cocaina. Le relazioni di tali analisi concernenti il consumo generale di sostanze pure in una determinata area abitata, e le relative conclusioni, non sono direttamente confrontabili con le stime sulla prevalenza risultanti dalle indagini sulle popolazioni nazionali. Le conclusioni dell’analisi delle acque reflue sono presentate sotto forma di quantitativi standardizzati (carichi di massa) del residuo giornaliero di droga per 1.000 abitanti. L’analisi del 2016 ha rinvenuto i carichi di massa più elevati di benzoilecgonina, il principale metabolita della cocaina, in città del Belgio Anversa, Bruxelles, di Spagna Barcellona e Valencia e del Regno Unito Londra e Bristol e livelli molto bassi nella maggioranza delle città dell’Europa dell'est. Delle 33 città che dispongono di dati per il 2015 e il 2016, 22 hanno segnalato un incremento, 4 un calo e 7 una situazione stabile. Si segnalano tendenze di lungo periodo stabili o in aumento per la maggior parte delle 13 città che dispongono di dati per il 2011 e 2016.
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La cocaina in Europa. Infograficapisano

Tutti i danni di una vita vissuta con la droga

Il Rapporto di UNODC (United Nations Office on Drugs and Crime) "World Drug Report 2017" si occupa di osservare i flussi delle varie droghe nel mondo sia quelle a base vegetale come la cocaina, gli oppiacei e la cannabis, che quelle sintetiche, e, come sempre, mira a migliorare la comprensione del problema e a contribuire a promuovere una maggiore cooperazione internazionale per contrastare il suo impatto sulla salute e sulla sicurezza.

Il danno alla salute e alla qualità della vita causato dal consumo di droghe nel mondo rimane impressionante. Circa un quarto di miliardo di persone, pari a circa il 5% della popolazione adulta globale, ha fatto uso di droghe almeno una volta nel 2015. Ancora più preoccupante è il fatto che circa 29,5 milioni di questi consumatori di stupefacenti, ovvero lo 0,6% degli adulti globali, soffrono di disturbi da consumo. L'entità dei danni causati dall'uso di droghe è sottolineata dalla stima di 28 milioni di anni di vita "sana"  persi in tutto il mondo nel 2015 a causa di morte prematura e invalidità causate dall'uso di stupefacenti. Meno di una persona su sei con disturbi di uso di droga non ha la disponibilità di accedere ai servizi basati sulla scienza per il trattamento dei disturbi collegati. Su 12 milioni di persone che si iniettano droghe, 6,1 milioni vivono con l'epatite C, 1,6 milioni vivono con l'HIV e 1,3 milioni hanno sia l'epatite C che l'HIV. 

La tubercolosi poi è un'altra delle malattie più diffuse tra questi consumatori rispetto alla popolazione generale. Sulla base dei dati limitati disponibili da studi in Europa, Asia e Americhe, la prevalenza della tubercolosi tra i "drogati" è stimata a circa l'8%, mentre la prevalenza di questa patologia nella popolazione generale a livello globale è stimata a meno dello 0,2%. Il trattamento della tubercolosi è particolarmente complesso per queste persone poiché potrebbero vivere con più malattie infettive coesistenti (come HIV ed epatite C) oltre a quelle psichiatriche come depressione ed ansia. Inoltre sono molti gli ostacoli alla prevenzione e al trattamento della tubercolosi perché queste persone sono più difficili da curare rispetto alla popolazione generale. Nell'ultimo decennio, l'impatto negativo sulla salute dato dal consumo delle droghe è aumentato molto rapidamente e le malattie da disturbi da uso di oppiacei e di cocaina sono risultate più alte tra le donne che tra gli uomini.
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Le vite bruciate dalle droghe. Infograficapisano

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