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Tutte le rotte che portano all'Italia e all'Unione Europea

Conosciamo bene i fattori che provocano la grande fuga dei migranti alla ricerca di una vita migliore. I conflitti armati, il terrorismo, le instabilità politiche, la crescita demografica, la carenza di risorse alimentari a causa della guerra in Ucraina, e alcune aree del mondo soggette più di altre a variazioni climatiche, sono tutte insieme le principali ragioni che spingono a partire intere generazioni. Anche il 2022, secondo i dati forniti dall'Intelligence del governo italiano nella Relazione Annuale 2022 Sulla politica dell'informazione per la sicurezza, la pressione dell'immigrazione irregolare soprattutto verso l'Italia e l'Europa ha registrato alti numeri soprattutto dall'Asia, dal Medio Oriente e dall'Africa, con un aumento notevole dei flussi rispetto al 2021 con il boom di arrivi di egiziani dall'Africa e di bangladesi dall'Asia.

LA GRANDE FUGA. Tutte le rotte e i numeri. Infografica Bruna Pisano©RIPRODUZIONE RISERVATA
IL MEDITERRANEO CENTRALE
La rotta del Mediterraneo centrale verso l'Italia è percorsa da flussi che nascono in Libia e in Tunisia ed è la principale rotta usata dai migranti irregolari. Dalla Libia partono soprattutto da Zuwarah, Az Zawiyah e Sabratah aiutati da strutturate bande criminali, spesso attivi nel settore ittico, che offrono il servizio della traversata con barche. Forte la presenza di migranti egiziani che confermano il rapporto stretto tra i gruppi di trafficanti libici ad Az Zuwarah con egiziani e tunisini attivi a Sfax, infatti la prima nazionalità dichiarata all'ingresso in Italia è proprio egiziana che in un anno è triplicata.

Dalla Tunisia, secondo Paese di partenza dopo l'Egitto, nonché seconda nazionalità dichiarata allo sbarco in Italia, il volume migratorio è aumentato del 60% rispetto al 2021, con un aumento delle partenze proprio dei tunisini a dispetto dei sub-sahariani presenti nel paese e in attesa da più tempo. Nel 2022 l’Intelligence ha individuato sodalizi criminali tra cittadini tunisini e italiani coinvolti in altri traffici illeciti tra cui anche l’immigrazione irregolare. I flussi verso la Tunisia provengono dall'Algeria e dal Sud-Est della Libia e le barche usate, vista la breve distanza di mare, sono più piccole e veloci e spesso approdano sulle coste italiane senza controllo, i famosi sbarchi fantasma.

Dalla Libia con scafi di fortuna nel 2022 sono partiti 53.119 migranti


Campo profughi di Goma R. Democratica del Congo. Foto Alexis Huguet/Getty Images
IL MEDITERRANEO ORIENTALE
La rotta del Mediterraneo orientale viene percorsa con barche a vela o da diporto vista la distanza e le difficoltà di navigazione, e ha come punto di approdo la Calabria, la Puglia e la Sicila. Seconda rotta per quantità di migranti irregolari, ha come base di partenza la Turchia, paese con uno dei più grandi bacini di migranti e rifugiati insieme alla Siria e anche il Libano paese che dal 2022 viene considerato un nuovo punto di partenze verso l'Europa. Le organizzazioni criminali in loco sono riconducibili ai curdi e ai pakistani che hanno riferimenti nei loro Paesi di origine e attraverso vari canali social organizzano i viaggi.

LA ROTTA BALCANICA
La rotta balcanica terrestre considerata la terza via che porta al confine italiano e sloveno migranti irregolari soprattutto dall'Asia e Medio Oriente come pakistani, bangladesi, afghani, indiani, nepalesi e in numero minore di origine nord-africana. Considerata una rotta "libera" percorsa dai migranti in autonomia senza il necessario riferimento a gruppi e organizzazioni criminali. Il percorso passa attraverso la Serbia e la Bosnia Erzegovina, che sono i principali snodi, e la presenza sul territorio di trafficanti originari dei Paesi di partenza dei migranti irregolari, in questo caso per esempio i migranti del Bangladesh raddoppiati rispetto al numero del 2022, ha creato una certa economia locale soprattutto a vantaggio degli abitanti locali più poveri. 

I SALVATAGGI IN MARE
Le attività di soccorso in mare nel Mediterraneo detto SAR, Zone Search & Rescue, nel 2022 ha visto un aumento delle attività Istituzionali come quelle della Guardia di Finanza, la Guardia Costiera, Frontex, e anche l'aumento del soccorso delle navi da parte delle ONG soprattutto attiva nella zona SAR libica. Queste operazioni vengono molto usate sui social dai "facilitatori di immigrazione" come garanzia sul convincimento ulteriore dei "cienti" sulla sicurezza del viaggio e agli scafisti la garanzia di investire su imbarcazioni più piccole e scadenti aumentando così il profitto e causando più facilmente naufragi in alto mare.

Bruna Pisano/Infograficapisano©RIPRODUZIONE RISERVATA







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