Da Museo a Moschea
Ritengo di essere stata fortunata a visitare la meraviglia di Santa Sofia a Istanbul in Turchia. Basilica voluta dall'Imperatore Giustiniano, esempio di architettura bizantina, amata dalla chiesa ortodossa orientale, dalla cattolica romana e dall'universo musulmano.
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Santa Sofia a Istanbul Foto Pisano©RIPRODUZIONE RISERVATA |
Spettacolari le colonne corinzie di granito e quelle di marmo verde di Tessaglia dell'enorme interno, i tanti mosaici a fondo dorato con l'Imperatore Costantino, sono visibili ancora quelli con gli Arcangeli Gabriele e Michele, poi l'immagine di Cristo e i Profeti, i marmi finemente lavorati e gli stucchi, la grandiosa cupola che diffonde all'interno una luce soffusa e mistica, la galleria superiore con la Loggia dell'Imperatrice e gli immensi lampadari.
Una fusione di elementi cristiani e islamici una sensazione di bellezza difficile da dimenticare. Dal 537 e per quasi mille anni fu cattedrale Greco-cattolica, poi ortodossa, poi sotto Costantino fu convertita dai crociati a cattedrale cattolica di rito romano, infine divenne moschea ottomana nel 1453 fino al 1931. Ora Recep Tayyip Erdogan ha cancellato il decreto di Ataturk del 1935 che nominava il tempio in Museo, e ha riaperto, il 10 luglio di quest'anno, al culto islamico Hagia Sophia.
Il ministro degli esteri turco Hami Aksoy si è affrettato a rassicurare sul nuovo status dichiarando che resterà patrimonio culturale universale protetto dall'Unesco, aperto a tutte le religioni, anche se sarà visibile solo al di fuori degli orari della preghiera e dei riti islamici, quindi cinque volte al giorno, e dovranno essere preventivamente oscurati e coperti con tendaggi tutti i simboli cristiani presenti all'interno, ricorrendo anche ad eventuali giochi di luci ed ombra. Insomma niente sarà come prima.
Bruna Pisano ©RIPRODUZIONE RISERVATA