INFOGRAFICA E DINTORNI

INFORMATION GRAPHICS E COMUNICAZIONE

L'Africa ai giovani l'Europa agli anziani

Entro il 2050 ci saranno 10 miliardi di persone nel pianeta, lo prevede il Dipartimento Affari Sociali ed Economici dell'Onu che dal 1950 monitora e analizza i trend di crescita della popolazione mondiale. Partendo dai dati del 2017 si vede che i Paesi con più giovani in età da zero a 25 anni sono in Africa il 60%, in Asia il 40% e in Sud America il 42%. L'Europa invece detiene il triste record mondiale del 25% di popolazione oltre i 60 anni e del 49% di popolazione di età tra i 25 e i 59 anni.

Si arriva poi al dato del 2030 sulle metropoli più affollate che sono infatti tutte concentrate nell'area asiatica confermando il record di Tokyo capiatle del Giappone con 37,2 milioni di persone, troviamo poi in fondo alla classifica Il Cairo, Lagos e Città del Messico con unica città dell'America latina con 23,9 milioni di abitanti. Nel 2050 la crescita continua e raddoppia in Africa, sale ancora in Asia, Nord e Sud America e anche in Oceania mentre crolla la popolazione in Europa da 742 a 716 milioni.
Boom crescita della popolazione mondiale
Crescita della popolazione mondiale. Infograficapisano

L'affascinante esplorazione dell'infinito

Le domande dell'uomo dalla preistoria ad oggi sono sempre state le stesse: l'esistenza di un Dio creatore, la ricerca della grandezza e della profondità dell'universo, la voce dell'infinito, l'esistenza di altre forme di vita, il legame che unisce il cosmo e la presenza umana sul nostro pianeta. Per questo sono state dipinte pareti in Europa dall'Homo Sapiens, nel tempo sono state edificate colline di osservazione, costruiti edifici con rapporti proporzionali uguali alle misure terrene e luoghi in punti specifici orientati ad osservare solstizi ed equinozi ed ammirare la volta stellata.

In questa mappa si possono trovare i più importanti luoghi di osservazione delle costellazioni e dei pianeti del passato e del presente e i siti più interessanti con le rappresentazioni artistiche che l'uomo ha lasciato come documento di questa ricerca. Per esempio: dalla costruzione di sofisticati osservatori disposti dalla Norvegia con l'Arco Geodetico di Struve con 34 località in 10 Paesi per l'osservazione dal mare Artico al Mar Nero in Ucraina alla Polinesia Francese; dalle spettacolari costruzioni dell'Uzbekistan all'Osservatorio indiano Jantar Mantar di Jaipur; dai telescopi del vulcano di Mauna Kea nelle Isole Hawaii ai soffitti stellati dipinti nelle grotte della regione indiana dei Navajo e infine l'Egitto con i suoi misteri, con i Templi e le Piramidi orientati, secondo gli studi, come le tre stelle della Costellazione di Orione e con i loro più antichi diagrammi di stelle e di pianeti. Insomma un viaggio alla ricerca di sé stessi e dell'infinito.
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Gli osservatori astronomici del mondo. Infograficapisano


Italia al 54° posto nella classifica per "corruzione percepita"

Nella mappa di Transparency International 2017 viene misurata con un indice da 100 a 0 la corruzione percepita nel settore pubblico in 180 nazioni. I più virtuosi in cima alla classifica la Danimarca e la Nuova Zelanda con un indice rispettivamente di 89 e 88. Ci sono poi tutti i Paesi scandinavi nelle prime dieci posizioni insieme alla Svizzera, a Singapore, il Canada, e all'Olanda con 82 punti; l'Italia si posiziona al 54° posto con 50 punti (nel 2016 era al 60° posto). Le maglie nere della corruzione spettano a molti Paesi africani come la Libia, il Sudan e il Sud Sudan e al Medio Oriente con l'Afghanistan, la Siria e lo Yemen. Chiude la classifica con soli 9 punti dell'indice la Somalia al 180° posto. In America latina il Venezuela resta il Paese più corrotto con 18 punti. Riassumendo: la regione con le migliori prestazioni è l'Europa occidentale con un punteggio medio di 66. Le regioni con le peggiori prestazioni sono l'Africa subsahariana (punteggio medio 32) e l'Europa orientale e l'Asia centrale (punteggio medio 34). Dal 2012, diversi paesi hanno migliorato in modo significativo il loro indice, compresa la Costa d'Avorio, il Senegal e il Regno Unito, mentre diversi paesi sono diminuiti, tra cui la Siria, lo Yemen e l'Australia.
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La corruzione percepita nel mondo. Infograficapisano

In Giappone e in Italia si vive più a lungo

Nel 2016 l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha stilato una classifica mondiale sulle aspettative di vita nel nostro pianeta. Come si può vedere dalla mappa questa varia per molte ragioni che vanno dalle situazioni climatiche all'alimentazione dalla prevenzione e all'organizzazione sanitaria alle malattie mortali delle zone a rischio ed anche legate ad eventi catastrofi ed epidemiologici dipendenti spesso da fattori di tipo politico e socioeconomico. In cima alla classifica dei più longevi i cittadini del Sol Levante con 84 anni di lunga vita tallonati dall'Italia con 83 anni. L'Australia, il Nord America e i Paesi europei si confermano con una aspettativa che oscilla dagli 80 in su. Unico continente in sofferenza con 28 Stati in cui la vita media è sotto i 60 anni è l'Africa e che ha anche il triste record di vita più corta in Sierra Leone dove non si sopravvive oltre i 46 anni.
Longevità nel mondo Italia Giappone
Chi vive di più al mondo. Infograficapisano

Chi possiede tutta la ricchezza del mondo

Dopo la crisi economica del 2008 e la progressiva scomparsa della classe media la forbice tra chi ha troppo e chi niente si sta ampliando. Si stima che la metà della popolazione possieda meno dell'1% del benessere mondiale mentre il 10% detenga l'89% della ricchezza del pianeta. Gli americani sono i grandi proprietari delle risorse economiche complessive con un numero di Paperoni di 13,6 milioni e si conferma la patria dei più ricchi con un incremento dal 2015 al 2016 di 283 mila persone in più entrate nel "club". Il Giappone ha stabilito il record dell'aumento dei milionari in un anno. L'Italia in questa classifica è al sesto posto con 1,1 milioni di ricchi con un aumento nel 2016 di 11 mila rispetto al 2015. Alla Svizzera il più alto livello di ricchezza pro capite. Il Paese con maggiori disuguaglianze è la Russia con il controllo da parte di un singolo sul 74,5% della ricchezza nazionale. In coda il Messico dove i Paperoni dominano il 38,2 % delle risorse economiche del Paese.
Grandi ricchezze in mano a pochi
Ricchi sempre più ricchi. Infograficapisano


I Paesi più a rischio di disastri naturali

I maggiori rischi naturali come i cicloni, la siccità, le inondazioni, con il conseguente innalzamento del livello degli oceani e i terremoti per alcuni Paesi possono rappresentare catastrofi da cui è impossibile rialzarsi. Nella classifica dello studio del World Risk Index gli Stati più esposti alle calamità si trovano in Oceania e nel Sud Est asiatico. L'isola di Vanautu con 36,28 è in cima con un indice di rischio altissimo. Anche l'America latina soffre con il 19,88 del Guatemala e il 17 del Costa Rica. I Paesi più al sicuro da disastri naturali sono il Qatar con lo 0,08 di indice di rischio. In questa Top Ten ci sono tre Paesi europei con indici di esposizione bassissimi sono Malta, l'Islanda e la Svezia. L'Italia è al 119° posto di questa classifica con un indice di rischio di 4,42. In questo studio viene messo in evidenza anche che, senza interventi adeguati dell'uomo, non si possono evitare disastri naturali e i Paesi che pagano questo ritardo per varie ragioni di carattere economico, di disagio sociale, di povertà diffusa diventano particolarmente vulnerabili.
Paesi a rischio disastro ecologico
La mappa dei Paesi a rischio disastro naturale. Infograficapisano

Vacanze. Quali sono i Paesi più sicuri

Il Foreign Office inglese ha pubblicato un documento dove vengono sconsigliati alcuni viaggi turistici. I rischi identificati sono di varia natura e vanno da minacce di instabilità politica, criminalità organizzata locale, situazioni sanitarie e attacchi di tipo terroristico. Vengono identificati tre tipi di rischio con tre indici. 1 basso rischio, 2 in parte rischioso e 3 ad alto rischio. L'Africa risulta essere un continente pericoloso con 27 Paesi che oscillano tra il rischio 2 e 3. Il particolare il centro africa e la Libia con la Tunisia che si affacciano sul Mediterraneo. In Medio Oriente La Siria e l'Iraq insieme all'Afghanistan continuano a fare paura. Lo Yemen nella Penisola Arabica oltre ad avere una situazione di grave minacce terroristiche ha anche un'epidemia di colera in corso. Il Sud America con il Venezuela, la Colombia, L'Equador ed Haiti nei Caraibi risultano instabili politicamente e con pericolo criminalità locale. All'Asia il rischio 2.
Mappa dei Paesi sconsigliato viaggiare
La mappa dei Paesi a rischio. Infograficapisano

Le strade più pericolose del mondo

Nei primi dieci Paesi con il più alto numero di vittime sulle strade al mondo ci sono 5 Stati africani e il più pericoloso in assoluto con 48,4 morti su 100 mila abitanti è l'Eritrea. La Repubblica Domenicana si posiziona al secondo posto di questa triste classifica. Chiude la Top il Ciad con 29,7. Da notare che nei Paesi citati frequentemente sono i turisti a perdere la vita su strade sconnesse o pericolose. Le strade invece con le condizioni ambientali ottimali e le guide più sicure dove la mortalità ha numeri contenuti sono in Europa. La Norvegia è in cima alla classifica con una mortalità di 2,9 seguita dalla Danimarca. L'Austria chiude la Top con 5,3. L'Italia esce dalla classifica con 6,2 decessi da incidenti sulle strade.
Strade più pericolose del mondo
Le strade più pericolose del mondo. Infograficapisano

Unesco 2018: Italia in cima alla classifica mondiale

Nella classifica 2018 stilata dall'Unesco dei "beni da tutelare", l'Italia risulta essere al primo posto al mondo per quantità e qualità dei siti protetti. 


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Mappa dei siti Unesco Mondiali. Infograficapisano

Dopo l'Italia a 54 segue la Cina con 53 siti e la Spagna con 47. Questi luoghi che appartengono all'umanità vengono suddivisi in patrimonio di tipo culturale, naturale e misto. La maggior parte di questi luoghi protetti sono in Europa e in Nord America, poi in Asia e nel Pacifico, in particolare per i siti naturali, l'America Latina e i Caraibi con in fondo l'Africa e gli Stati Arabi. Molti dei beni messi sotto protezione sono in alcune zone calde del mondo e rischiano il danneggiamento e la distruzione in particolare negli Stati Arabi e in Africa. L'Unesco (United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization) è una istituzione intergovernativa dell'Onu ed è stata creata nel 1946 a Parigi; attualmente conta 195 Stati Membri e 9 Membri Associati.  Ha come mission il mantenimento della pace nel mondo, il rispetto dei diritti umani e l'uguaglianza attraverso l'educazione, la cultura, la scienza e la comunicazione.

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