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Ecologia. C'è chi il cibo lo spreca e chi invece lo perde

IL CIBO PERDUTO. C'È CHI SPRECA IL CIBO A CASA E CHI INVECE LO PERDE PER LA STRADA
FOOD LOOS E FOOD WASTE sono due definizioni che sembrano uguali ma non lo sono, servono in realtà per identificare due forme diverse di cattivo rapporto con il cibo di cui siamo direttamente o indirettamente responsabili. Il primo è la PERDITA il secondo è lo SPRECO. Il primo la perdita nel passaggio dal campo dell'agricoltore al distributore e il secondo lo spreco è quando butti nella pattumiera il cibo avanzato a tavola, ma è anche vero che sarai sempre te però, con le tue scelte nell'acquisto, che puoi cambiare il corso di questa catena e far diventare il cibo perduto in cibo consumato.
NELL'INFOGRAFICA elaborata su dati della FAO estratti dal report "The State of Food and Agricolture" si evidenziano 4 passaggi fondamentali nella catena di approvvigionamento dove per varie ragioni si possono verificare perdite considerevoli di cibo. Dal maltempo sui campi ad una raccolta inadeguata o da tecniche di stoccaggio sbagliate o alla cattiva conservazione fino all'arrivo al punto di vendita da dove scatta un ulteriore passaggio invece questo di spreco che può essere nel negozio o nel ristorante per arrivare infine a noi alla nostre case e che possiamo sprecare anche discriminando alcuni prodotti invece di altri solo magari per il loro aspetto estetico.
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Le fase del cibo perduto e di quello sprecato. Infograficapisano. @RIPRODUZIONE RISERVATA
LA PERDITA DI CIBO NEL MONDO
La perdita di cibo a livello mondiale è in media pari al 13,8% del cibo prodotto e si concentra in particolare nelle aree asiatiche, poi in Africa e anche in Nord America insieme all'Europa dove la perdita viene calcolata intorno al 15,7% del cibo prodotto.
I prodotti alimentari più a rischio sono le RADICI, i tuberi e i semi oleosi con un 25,3%, segue la FRUTTA e VERDURA poi la CARNE, i CEREALI e i LEGUMI.
L'IMPATTO AMBIENTALE
Ci sono poi, lo sappiamo tutti, alcuni cibi che sull'ambiente impattano di più rispetto ad altri, come per esempio la CARNE che non ha un grande spreco ma ha un elevato consumo del suolo ed una elevata emissione di gas serra e questo soprattutto in Europa, in America Latina e nel Nord America. Oppure i CEREALI con alti livelli di spreco e perdite soprattutto in Asia e anche la FRUTTA, che rappresenta un punto critico, e anche la VERDURA che necessitano di una enorme quantità di acqua con elevate emissioni di gas serra nell'ambiente ed un altissimo spreco e perdite enormi per la difficoltà di spostamento.
COSA POSSIAMO FARE NOI
Esistono molte cose che possiamo fare per ridurre lo spreco e la perdita alimentare. Migliorare la catena di produzione, investire nelle infrastrutture adeguate per la giusta conservazizone e tante altre cose fino ad arrivare però ad una cosa che possiamo mettere solo noi cittadini e consumatori di questo nostro mondo fragile e cioè la coscienza sia come singolo che come collettività, in modo da fare scelte più consapevole nei riguardi del cibo e nel rispetto della natura ma soprattutto di tutte quelle comunità che hanno molto meno di noi.

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FAO. The State of Food and Agriculture 2019. Moving forward on food loss and waste reduction. <www.fao.org/state-of-food-agriculture/en/> Infograficapisano @RIPRODUZIONE RISERVATA

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