INFOGRAFICA E DINTORNI

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Reporters sans Frontières 2021, la mappa della crisi

Lo stato della libertà di stampa nella pandemia di Covid-19, l'analisi della situazione mondiale e la classifica di Reporters sans Frontières 2021.

Reporters attaccati e arrestati, media indeboliti dalla disinformazione, leggi che minano la libertà, calo dei redditi dei giornalisti, la pandemia ha portato ancor più in evidenza le immense difficoltà e le sfide che il giornalismo e l'informazione devono affrontare in tutto il mondo. L'edizione del World Press Freedom Index 2021 di Reporters sans Frontières (RSF) mostra che la principale cura contro la disinformazione, ovvero il giornalismo, è sempre molto a rischio. L'analisi della libertà di stampa in 180 paesi, mostra che essere reporter oggi è molto difficile e viene addirittura ostacolato in 73 Stati sui 180 e molto limitato in altri 59 Stati, vale a dire un totale del 73% dei paesi esaminati.

Nell'infografica che segue la mappa "La libertà di stampa nel mondo nell'anno della lotta al virus" con una sintesi estratta dai dati del Report 2021 con brevi sulle varie aree prese in esame. 

Una situazione mondiale suddivisa in 5 parametri: "BUONA", "PIUTTOSTO BUONA", "PROBLEMATICA", "DIFFICILE" e "GRAVE" calcolati attraverso un Indice di 7 indicatori da 0 a 100 punti che sono: IL PLURALISMO, L'INDIPENDENZA DEI MEDIA, L'AMBIENTE E L'AUTOCENSURA, LA TRASPARENZA, LE INFRASTRUTTURE E LE VIOLENZE SUBITE.

La mappa della libertà di stampa del 2021. Infograficapisano©RIPRODUZIONE RISERVATA
Faro dell'informazione rimane sempre l'Europa

L'Europa rimane il continente più favorevole alla libertà di stampa, nonostante un aumento della violenza contro i giornalisti. I meccanismi per la protezione delle libertà fondamentali messi in atto dalla UE sono lenti anche per contrastare alcuni regimi (l'Ungheria di Viktor Orbán) che tenta di controllare l'informazione. L'intero continente europeo è impegnato a combattere il Covid-19, ma solo alcuni paesi dell'area come la Norvegia, la Finlandia e Svezia possono vantarsi di aver difeso la libertà di stampa al massimo, in molti paesi europei comunque sono state registrate violazioni del diritto all'informazione. 

Molto difficile la situazione in Nord Africa dove tre paesi Algeria, Marocco e Libia sono nelle aree rosse e nere con una situazione considerata difficile e anche molto grave per l'esercizio della professione. In America del Nord gli Stati Uniti hanno guadagnato solo una posizione rispetto al 2020 e il Canada solo due, mostrando segnali preoccupanti. L'America Latina il clima precedente alla pandemia era già compromesso e con l'epidemia la situazione per i giornalisti si è ulteriormente deteriorata. Per l'Asia e il Pacifico il Covid-19 ha rafforzato i regimi autoritari della regione che hanno così perfezionato il loro apparato di controllo dell'informazione totalitaria. Le “democrature” hanno usato la crisi sanitaria come pretesto per imporre una legislazione particolarmente liberticida, attraverso dispositivi che combinano propaganda e repressione delle voci dissenzienti. Il comportamento delle poche democrazie dell'area mostra, da parte sua, che il libero esercizio del giornalismo è il miglior antidoto contro la disinformazione. Per l'Europa orientale e l'Asia centrale gli effetti della crisi sanitaria sulla libertà di stampa, sono stati devastanti con una repressione senza precedenti nei confronti dei giornalisti che coprivano i movimenti di protesta e la guerra nel Caucaso, che ha lasciato almeno sette giornalisti feriti e gravemente ostacolato il loro lavoro, hanno contribuito a mantenere l'area dell'Europa orientale e dell'Asia centrale penultimo nel Ranking Regionale nel 2021. In Medio Oriente, in mezzo al malcontento popolare esacerbato dal coronavirus, ha messo in luce lo stato preoccupante di una stampa che lentamente viene uccisa da politiche repressive. L'area rimane più scura che mai sulla mappa, con 12 paesi classificati nelle zone rosse e nere del Ranking, dove la situazione della stampa è considerata difficile e gravissima e senza cambiamenti rispetto all'anno precedente.


La classifica dei 180 paesi

Qui la tabella dei 180 paesi presi in esame con la suddivisione in 5 colori svettano in cima i paesi nordici e molti paesi europei anche se all'interno dell'Unione Europea la questione migratoria si è rivelata delicata. In Grecia le autorità hanno arrestato giornalisti, a volte violenti, per impedire loro di entrare in contatto con i migranti. Ed è anche per limitare la copertura della questione migratoria che in Spagna, le autorità delle Isole Canarie hanno optato per varie forme di ostruzione: rifiuto di informazioni sui luoghi di sbarco dei migranti, ricorso a ostacoli fisici da ostacolare scatti dei fotografi, implementazione dei protocolli di sicurezza, ecc.

La classifica World Press Freedom Index 2021. Infograficapisano©RIPRODUZIONE RISERVATA
Il rischio delle manifestazioni

L'Italia resta nella posizione 41 come l'anno scorso in zona "PIUTTOSTO BUONA", dopo la Repubblica Ceca e prima della Corea del Sud. La violenza comunque prende di mira non solo i giornalisti investigativi, ma anche quelli che coprono le proteste. I media, in particolare, sono stati presi di mira da individui vicini a movimenti estremisti durante molte manifestazioni contro le restrizioni sanitarie nell'Europa occidentale. Molti giornalisti sono stati attaccati in Germania e in Italia, mentre altri, in Grecia in particolare, hanno subito violenze della polizia e arresti arbitrari, limitando così la copertura delle notizie durante le manifestazioni. In Francia, queste violazioni sono avvenute principalmente durante le manifestazioni contro il nuovo piano nazionale di applicazione della legge (SNMO) e il disegno di legge “sicurezza globale”, che prevedono la limitazione della diffusione delle immagini delle forze dell'ordine.

Sono stati segnalati casi di violenza da parte della polizia anche in particolare in Polonia, dove diversi giornalisti sono stati individuati o arrestati durante le proteste antigovernative, in Bulgaria, le autorità sono arrivate al punto di rifiutarsi di indagare sulle violenze della polizia contro il giornalista Dimiter Kenarov, così come gli abusi commessi contro i giornalisti in Serbia, che aspira a entrare nell'Ue, hanno così confermato la tendenza. Queste varie violazioni hanno contribuito a un peggioramento del clima nei Balcani.

Di oggi (25 maggio) la notizia dell'aereo dirottato sulla Atene-Vilnius con 126 passeggeri, per procedere all'arresto, da parte della polizia bielorussa, di un giornalista di 26 anni Roman Protasevich che gestisce un canale Telegram che, secondo le accuse del governo di Lukashenko, coordinerebbe le iniziative politiche dell'opposizione, con l'imputazione di "istigazione all'odio e al disordine sociale". Rischia 15 anni di carcere o addirittura la pena di morte praticata in Bielorussia.

Fonte estratto/dati Report World Press Freedom Index 2021 di Reporters sans Frontières. Infograficapisano©RIPRODUZIONE RISERVATA

Helmut Jahn morte di un genio dell'architettura

HELMUT JAHN, IL MONDO PIANGE LA PERDITA DEL GENIO ASSOLUTO DELL'ARCHITETTURA DEL XXI SECOLO

Sabato 8 maggio, forse distratto da mille idee che balenavano nella mente, in sella alla sua bicicletta è passato con il rosso a Compton Hills vicino Chicago ed è stato investito da due auto. È morto sul colpo. 

È il grandissimo architetto Helmut Jahn, il creatore di oltre cento prestigiosi progetti, anche "faraonici" in tutto il mondo, come l'edificio che ospita la sede ufficiale della Commissione Europea a Bruxelles, Sony Center di Berlino, One Liberty Place l'edificio più alto di Philadelphia, Evidenzia Munich Business Towers o State of Illinois Center a Chicago, il Messeturm a Francoforte, l'Aeroporto di Suvarnabhumi, l'Aeroporto Internazionale a Bangkok, Thailandia e quello di Monaco. È stato anche coinvolto nella progettazione del quartier generale dell'FBI a Washington. E tantissimi ancora straordinari...


 

CONSIDERATO IL PIÙ GRANDE ARCHITETTO DEL XXI° SECOLO

Nel 1991 l'American Institute of Architects lo ha indicato come uno degli architetti americani più influenti. Inoltre, il Royal Institute of British Architects gli ha assegnato un premio.
Jahn, nato a Norimberga nel 1940, emigrato negli Stati Uniti nel 1965 dopo gli studi a Monaco, si era stabilito a Chicago per studiare all'Illinois Institute of Technology, dove si era fatto un nome negli anni '70 e '80 con il suo stile modernista, sulla linea di Ludwig Mies van der Rohe e le sue strutture postmoderne in acciaio e vetro, ha praticamente ridisegnato l'architettura della città. 

ALCUNE OPERE IN GIRO PER IL MONDO

"E' stato uno degli architetti più inventivi e il suo impatto su Chicago non sarà mai dimenticato", così la sindaca Lori Lightfoot.

Insomma per quella banale distrazione di un attimo e immerso nei suoi pensieri in sella alla bici, il mondo ha perso la mente di un genio assoluto dell'architettura come Helmut Jahn, aveva 81 anni.

BrunaPisano©RIPRODUZIONE RISERVATA

Il Papa e i 30 santuari nel mondo contro la pandemia

PAPA FRANCESCO SCENDE IN CAMPO CONTRO LA PANDEMIA E NEL MESE MARIANO CHIEDE AIUTO AL CIELO

In una lettera Francesco invita tutte le persone a pregare nelle proprie case durante tutto il mese di maggio:  

“Dio intervenga con la sua mano onnipotente a liberarci da questa terribile epidemia”

Con un tweet del 1° maggio il Papa ha iniziato a guidare la lunga maratona di Rosario dando inzio alla catena che vede conivolti 30 Santuari mariani sparsi ai quattro capi della Terra.


Il 1° maggio il Rosario per la fine della pandemia nella Cappella Gregoriana in Vaticano è stato recitato da Francesco davanti all'icona della Madonna del Soccorso venerata fin dal VII° secolo e l'ultimo sarà il 31 maggio, sempre con la sua presenza, nei Giardini Vaticani. 30 coroncine benedette dal Papa sono state inviate nei 30 Santuari mariani rappresentativi, dove alle ore 18:00 ora di Roma dal 1° al 31 maggio, inizierà la maratona di preghiera e si potranno unire tutti i fedeli che lo vorranno attraverso i vari mezzi di comunicazione e anche in collegamento con il sito www.vaticannews.it

LA MARATONA DEI 30 SANTUARI

I 30 santuari mariani del mondo che reciteranno il Rosario. Infograficapisano©RIPRODUZIONE RISERVATA

Ogni Santuario del mondo è invitato a pregare nei modi e nelle lingue in cui la tradizione locale si esprime, per invocare la ripresa della vita sociale, del lavoro e delle tante attività umane rimaste sospese durante la pandemia, sono inoltre chiamati a promuovere e sollecitare quanto più possibile la partecipazione del popolo per la fine della pandemia nel mondo.

Nei secoli passati durante le epidemie si facevano manifestazioni, famosa a Roma la processione del 1522 dove un crocifisso fu portato dalla folla in processione per le strade di Roma fino alla chiesa di San Marcello al Corso dove è attualmente e viene chiamato Crocifisso della Peste, per chiedere la fine della pestilenza che flagellava la città e che poi finì forse chissà magari grazie anche alle preghiere, oggi invece con un tweet il Papa chiama a raccolta in una processione immaginaria e virtuale i fedeli di tutto il mondo per lo stesso obiettivo chiedere al cielo: la fine del flagello.

QUANDO DOVE E PERCHÉ

1. Inghilterra. Nostra Signora di Walsingham. PER I DEFUNTI

2. Nigeria. Jesus the Saviour and Mother Mary. PER COLORO CHE NON HANNO POTUTO SALUTARE I PROPRI CARI

3. Polonia. Madonna di Częstochowa. PER I CONTAGIATI E I MALATI

4. Israele. Basilica dell’Annunciazione. PER LE DONNE IN ATTESA E I NASCITURI

5. Corea del Sud. Beata Vergine del Rosario. PER I BAMBINI E GLI ADOLESCENTI

6. Brasile. Nostra Signora d’Aparecida. PER I GIOVANI

7. Filippine. Our Lady of Peace and Good Voyage. PER LE FAMIGLIE

8. Argentina. Nostra Signora di Luján. PER GLI OPERATORI DELLA COMUNICAZIONE

9. Italia. Santa Casa di Loreto. PER GLI ANZIANI

10. Irlanda. Nostra Signora di Knock. PER LE PERSONE CON DISABILITÀ

11. Belgio. Vergine dei Poveri. PER I POVERI, I SENZA TETTO E LE PERSONE IN DIFFICOLTÀ ECONOMICA

12. Algeria. Notre Dame d’Afrique. PER LE PERSONE SOLE E PER COLORO CHE HANNO PERSO LA SPERANZA

13. Portogallo. Beata Vergine del Rosario. PER I CARCERATI

14. India. Nostra Signora della Salute. PER GLI SCIENZIATI E GLI ISTITUTI DI RICERCA MEDICA

15. Bosnia. Madonna Regina della Pace. PER I MIGRANTI

16. Australia. St. Mary’s Cathedral. PER LE VITTIME DELLA VIOLENZA E DELLA TRATTA UMANA

17. Stati Uniti. Immacolate Conception. PER I RESPONSABILI DELLE NAZIONI E DEGLI ORGANISMI INTERNAZIONALI

18. Francia. Nostra Signora di Lourdes. PER I MEDICI E GLI INFERMIERI

19. Turchia. Meryem Ana. PER LE POPOLAZIONI IN GUERRA E LA PACE NEL MONDO

20. Cuba. Nostra Signora della Carità del Cobre. PER I FARMACISTI E IL PERSONALE SANITARIO

21. Giappone. Madonna di Nagasaki. PER GLI OPERATORI SOCIO-ASSISTENZIALI

22. Spagna. Nostra Signora di Montserrat. PER I VOLONTARI

23. Canada. Notre Dame du Cap. PER LE FORZE DELL’ORDINE, I MILITARI E I POMPIERI

24. Cina. National Shrine of our Lady. PER COLORO CHE GARANTISCONO I SERVIZI ESSENZIALI

25. Malta. Santuario Nazionale della Madonna di Ta’Pinu. PER GLI INSEGNANTI, GLI STUDENTI
E GLI EDUCATORI

26. Messico. Nostra Signora di Guadalupe. PER I LAVORATORI E GLI IMPRENDITORI

27. Ucraina. Madre di Dio. PER I DISOCCUPATI

28. Germania. Madonna Nera di Altötting. PER IL PAPA, I VESCOVI, I PRESBITERI, I DIACONI

29. Libano. Nostra Signora del Libano. PER LE PERSONE CONSACRATE

30. Italia. Beata Vergine del Santo Rosario di Pompei. PER LA CHIESA

31. Italia. Giardini Vaticani. PER LA FINE DELLA PANDEMIA E LA RIPRESA DELLA VITA SOCIALE E LAVORATIVA

31 maggio. Giardini Vaticani per la fine della pandemia con Papa Francesco
Infograficapisano©RIPRODUZIONE RISERVATA

Napoleone, 1821-2021 il bicentenario dell'Imperatore

NAPOLEONE BONAPARTE, IL BICENTERARIO DELL' IMPERATORE DEI FRANCESI. 1821-2021 L'ANNO NAPOLEONICO 

Il 5 maggio la Francia commemora il bicentenario della morte dell'Imperatore dei francesi avvenuta alle ore 17,49 in esilio nella sperduta isola Atlantica di Sant'Elena.

Impossibile raccontare la storia anche breve di un personaggio così unico, infatti la sua figura ha ispirato artisti, letterati, musicisti, politici, filosofi e storici, dall'Ottocento fino ai giorni nostri.

Bonaparte valica il Gran San Bernardo, il ritratto equestre di Napoleone Bonaparte di Jacques-Louis David tra il 1800 ed il 1803.
GRANDE E TEMERARIO GENERALE

Amato o odiato sicuramente un mito indelebile che ha attraversato tutto il XIX e XX secolo, Napoleone Bonaparte ha certamente segnato con le sue riforme la storia, la cultura e le istituzioni dell'Europa moderna schiacciata dalle grandi vecchie e ammuffite monarchie che riusciranno, tutte insieme, alleandosi in una "Settima coalizione" (Regno Unito, Russia, Prussia, Austria, Svezia, i Paesi Bassi, il Regno di Sardegna, Spagna, Portogallo ed un certo numero di stati tedeschi) a sconfiggerlo in un'ultima battaglia e dopo la sua caduta, il Congresso di Vienna ristabilì in Europa i vecchi regni pre-napoleonici detta Restaurazione

LA CREAZIONE DEI LICEI

Certamente diffuse, o impose a seconda dei punti di vista, nel continente i fondamenti della Rivoluzione francese, gettando le basi per gli Stati moderni, attraverso molte riforme, tra cui quella del sistema giuridico (confluita nel Codice Napoleonico), che introdusse chiarezza e semplicità delle norme e pose le basi per il moderno "Codice civile" insieme ad altri interventi legislativi. Si occupò, tra una battaglia e l'altra, anche di scuola con creazione dei licei statali, scuole riservate ai giovani di buona famiglia o di eccezionale talento, i licei napoleonici erano, come oggi, pubblici e finanziati dalle tasse e con investimenti del governo così come i docenti erano dipendenti dello Stato. 

LE TRE VITE

L'ASCESA AL POTERE da giovane generale nato in un'isola, la Corsica, da una famiglia italiana, con le sue battaglie militari sui campi con la sua armata nella campagne soprattutto in Italia.
LE CONQUISTA MILITARI in vent'anni in giro per l'Europa, grazie al suo sistema di alleanze e a brillanti vittorie, conquistò e governò larga parte dell'Europa continentale fino alla creazione dell'Impero e all'incoronazione nel 1804 a Imperatore dei Francesi e le 1805 nel Duomo di Milano come Re d'Italia.
IL DECLINO e la prigionia prima all'Isola d'Elba e poi dopo il suo rocambolesco ritorno e la sconfitta di Waterloo, l'esilio finale in un'isola sperduta nell'Atlantico, sotto controllo dei britannici a Sant'Elena, tre facce di un mito a cavallo tra rivoluzionario e leader autoritario.

Incoronazione dell'Imperatore di Jacques-Louis David 1806

NAPO'S SISTERS

Ebbe una famiglia ingombrante 4 fratelli Giuseppe, Luciano, Luigi e Girolamo; le 3 sorelle Elisa, Paolina, Carolina e uno zio monsignore, di cui si dovette occupare tutta la vita e a cui dovette sempre trovare un'occupazione di prestigio con distribuzione di ruoli e regni. Delle tre, Paolina forse la più bella e la meno politica, si sposò in seconde nozze con il principe Camillo Borghese e fu spedita fra l’altro a fare la "prefettessa" a TorinoPaolina non si curava di politica ma fu l’unica a non abbandonare il fratello detronato, vendette i gioielli per aiutarlo e andò anche a trovarlo all’Isola d’Elba, insomma, come spesso accade, questa donna criticata per i suoi costumi disinvolti per l'epoca, mostrò molto più fedele e riconoscente degli altri fratelli.

Paolina Borghese opera del Canova del 1805 alla Galleria Borgese di Roma

LA STELE DI ROSETTA

La più grande conquista della spedizione in Egitto di Napoleone non fu né militare e né politica, ma archeologica e scientifica: il ritrovamento da parte di un capitano francese Pierre-Francois Bouchard nella città portuale di Rosetta (oggi Rashid) nel delta del Nilo nel 1799 mentre scavava una trincea, una strana pietra di granito scuro di 760 kg poi chiamata la Stele di Rosetta, che riportava 3 diverse grafie: geroglifico, demotico e greco. Una scoperta straordinaria che ha permesso a Jean François Champollion detto Champollion il Giovane (1790-1832), archeologo ed egittologo francese che conosceva nove lingue (latino, ebraico, greco, arabo, siriaco, caldeo, copto, persinao e sanscrito) di capire e "decifrare" nel 1822 i geroglifici, aprendo la strada allo studio della storia dell'Antico Egitto. La Stele di Rosetta fin dal 1802 è esposta al British Museum a causa della sconfitta della Francia nella guerra contro l'Inghilterra e dal 2003 l'Egitto chiede la restituzione dell'opera. Al Museo del Cairo esiste attualmente una copia.

La Stele di Rosetta British Museum

LE SEI BARE

Napoleone riposa oggi in un monumento posto in una cripta ricavata nel pavimento della chiesa di Saint-Louis des Invalides a Parigi, esattamente sotto la cupola dorata terminato nel 1861, che consiste in un grande sarcofago di porfido rosso della Finlandia, contenente sei bare entro cui è stato chiuso il corpo di Napoleone: dalla più interna alla più esterna: una bara in lamiera, una in mogano, due bare in piombo, una in ebano e l'ultima in legno di quercia. Cirocnda il sarcofago dell'Imperatore un loggiato circolare decorato con statue raffiguranti dodici Vittorie.

LA DONAZIONE DI HITLER

Esiste una maschera funebre, il cui calco sull’originale venne eseguito dal medico còrso Antommarchi e dal medico inglese Francis Burton, ed è conservata presso l'Accademia degli Euteleti a San Miniato, in provincia di Pisa, città dalla quale la famiglia Bonaparte aveva origine. All'interno della cripta è presente anche la tomba del figlio di Napoleone, Napoleone Francesco, il cui corpo fu qui trasferito da Adolf Hitler nel 1940 dalla Cripta dei Cappuccini di Vienna, dov'era sepolto come tutti i membri della casa d'Austria come dono ai francesi, dopo l'occupazione all'inizio della Seconda Guerra Mondiale.  

Il monumento nella chiesa di Saint-Louis des Invalides a Parigi

Certo con questo clima recente di revisionismo, censure, perbenismo e falso conformismo in cui si cerca di rimettere in discussione azioni, fatti, episodi, miti e personaggi del passato rapportandoli ingiustamente ai nostri tempi con i nostri valori o disvalori attuali e non considerando che sono figli della loro epoca e della loro storia, oggi posso dire che mi associo ai cugini francesi e posso dire VIVA L'IMPERATORE! 

Bruna Pisano©RIPRODUZIONE RISERVATA

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