Il World Risk Report 2018 è stato calcolato su una base di indici variabili che calcolano l'esposizione di 172 Paesi ai pericoli naturali di vario genere. Le regioni più a rischio di catastrofi si trovano in Oceania, nel Sud-est asiatico, nell'America centrale e nell'Africa occidentale e centrale. Vanuatu è il paese con il più alto rischio di disastro. Tonga è al secondo posto e le Filippine sono al terzo posto. In questi paesi, l'esposizione a eventi naturali estremi come cicloni o terremoti è molto alta.
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I maggiori rischi del mondo. Infograficapisano |
Contemporaneamente, mostrano un livello molto alto di vulnerabilità sociale. 13 dei 15 paesi con la più alta vulnerabilità sociale si trovano in Africa. Nove stati insulari sono rappresentati tra i 15 paesi con il più alto rischio di catastrofi. Sono particolarmente esposti a pericoli naturali quali inondazioni, cicloni e innalzamento del livello del mare.
I paesi che si classificano tra il 170 e il 172, vale a dire quelli con il minor rischio di catastrofi sono l'Arabia Saudita (valore dell'indice: 1,39), Malta (valore dell'indice: 0,57) e Qatar (valore dell'indice: 0,36), sono tutti poco minacciati da rischi naturali e vulnerabilità sociale da bassa a molto bassa.
Inoltre circa un bambino su quattro nel mondo vive in un'area colpita da disastri. Crisi e disastri hanno un impatto enorme sullo sviluppo dei bambini perché possono essere inibiti per tutta la loro vita da conseguenze fisiche e mentali dirette e indirette, specialmente quando le ferite e il trauma non vengono curati e non possono guarire.
I timori degli esperti. Il Global Risk Report 2019.
Si tratta di un’indagine che offre una prospettiva dei rischi ad alto impatto e con le maggiori probabilità che accadano sia nell'anno che in prospettiva, nei prossimi 10 anni, in cui gli esperti hanno valutato 30 differenti rischi globali e le tendenze che potrebbero amplificarli o contenerli, raggruppati nelle tradizionali 5 Categorie: rischi economici, ambientali, geopolitici, sociali e tecnologici.
Nel Rapporto 2019, a destare le preoccupazioni maggiori sono i rischi ambientali per il 3° anno consecutivo, rappresentando 3 dei 5 principali rischi che potrebbero accadere e di quelli che darebbero luogo ai maggiori impatti a livello globale (disastri naturali; eventi meteorologici estremi; il fallimento delle azioni di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici), anche se la crisi idrica (al 4°posto tra quelli di maggior impatto) inserita nella macroarea sociale, può essere ricondotta a situazioni di tipo ambientale. Seguono poi in termini probabilità i disastri ambientali provocati dall’uomo (6°posto) e la perdita di biodiversità (8°posto).
Inoltre i cambiamenti climatici stanno aggravando la situazione dei Paesi costieri più vulnerabili all’innalzamento del livello del mare e milioni di persone entro il 2050 saranno costrette ad abbandonare permanentemente le loro città per spostarsi all'interno. Dopo le questioni ambientali, i rischi che hanno maggiori probabilità di verificarsi su un orizzonte temporale di 10 anni sono la “massiccia frode e furto di dati” e gli “attacchi informatici”. Sono tornate a preoccupare anche le tensioni geo-economiche, influenzate da politiche, dazi e scarsi investimenti. Il tasso di crescita globale sembra aver raggiunto il picco, mentre la disuguaglianza, in particolare all’interno dei vari Paesi, continua ad aumentare e viene vista come un forte spinta ai rischi globali.
(Sulla rivista "Aggiornamenti Sociali". Orientarsi nel mondo che cambia).