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Un mondo pieno di incognite e di paure da affrontare

Il rapporto "Top Risks del 2018" edito da Eurasia Group parla chiaro, i pericoli sono tanti e tutti da fronteggiare. Sono di vario genere di tipo economico, geopolitico, terroristico e anche di pericolo collasso delle istituzioni che governano i Paesi. Qui sono condensati in dieci punti. Dalla espansione economica della potente e ricca Cina all'incertezza del Messico, imbrigliato tra corruzione, violenza e guerra tra gang e cartelli della droga; ai pericolosi rapporti tra l'America e l'Iran con il rischio di accelerazioni sul nucleare o alle provocazioni della Corea del Nord; alle incognite della Brexit fino alla sicurezza del continente africano. Male anche in Europa con lo sviluppo di movimenti ”populisti antigovernativi tossici” che erodono le istituzioni mettendo a rischio la stabilità politica di molti Paesi. Come si può vedere anche dall'andamento del voto dal 1990 al 2017 il crollo della partecipazione popolare alle elezioni in molti Stati europei potrebbe risultare una minaccia alle democrazie.

Infine il sondaggio di Ipsos sulle specifiche paure degli italiani per il 2018 mette in evidenza che la minaccia più grave per l'Italia resta la crisi economica con un 48%, poi l'emigrazione al 22% e il terrorismo islamico al 12%; mentre a livello globale con il 23% la paura più grande è il terrorismo islamico e poi la Corea del Nord con un 16%, mentre la crisi economica globale è al 12%. Sulla gestione delle emergenze da parte del governo sul terrorismo un 56% si ritiene soddisfatto mentre sull'emergenza immigrazione il 69% si ritiene insoddisfatto. Da notare che il personaggio più influente della politica estera resta il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, tallonato però da Papa Francesco.
Peggiori paure e minacce mondiali
I 10 rischi mondiali del 2018. Infograficapisano

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