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Sandro Botticelli il pittore della crisi del nuovo secolo

La crisi di Botticelli il Maestro indiscusso del Rinascimento alle prese con le incognite e le paure del nuovo secolo, il cinquecento.

Guardando quest'opera a tempera la "Natività Mistica" del 1501 e conoscendo le opere del Maestro Botticelli, come la Nascita di Venere, dipinta solo 16 anni prima di questa, La Primavera e tutte le altre, non si può certo dire che nel suo animo non fosse successo qualcosa di molto inquietante e definitivo, di molto profondo, non solo una semplice evoluzione artistica di tarda età.

Natività mistica, 1501. Tempera su tela 108,5x75 cm, Londra National Gallery
LA FINE DEL SECOLO
Infatti il Maestro stava vivendo un periodo storico turbolento, la fine del'400 e l'inizio del '500. Prima la morte di Lorenzo de' Medici nel 1492 e la cacciata della famiglia da Firenze, e poi la venuta di un frate domenicano un certo Girolamo Savonarola. Questi, con predicazioni al fulmicotone nelle piazze toscane, aizzava gli animi delle folle e condannava sia i costumi che tutta la cultura del tempo e anche e soprattutto i suoi "artefici" considerati "i complici" di un periodo perverso e pagano, predicando il senso di colpa, la penitenza e l'espiazione. Con la minaccia finale della punizione divina come il Giudizio Universale da lì a breve sui colpevoli. 
Girolamo Savonarola di Fra Bartolomeo 1497
IL FALÒ DELLE VANITÀ
Queste condanne e predizioni di Giudizio Apocalittico imminente con l'avvento del nuovo secolo, non caddero nel vuoto e così anche Sandro Botticelli come tanti fu contagiato da questo vento di furore e condanna ed espiazione che incombeva nel tempo, e preso dal raptus e dal pentimento nel 1497 bruciò persino in un "falò delle vanità" insieme ai seguaci del frate che organizzavano questi scempi, oltre a vestiti lussuosi e oggetti d'arte anche alcuni suoi quadri rinnegando il suo passato. Possiamo dire un delitto mostruoso per il Rinascimento e la cultura mondiale.
Il Processo-Fondazione BEIC.
LA PAURA E IL PATIBOLO
Per farla breve alla fine il nostro frate, dopo essere stato scomunicato dal Papa Alessandro VI che lo detestava, fu processato e condannato a morte come eretico e scismatico insieme ad altri due frati Silvestro e Domenico. Nel 1498 fu portato al patibolo e prima impiccato e poi arso, per sicurezza, in Piazza della Signorìa a Firenze, dove oggi sorge la fontana del Nettuno eretta nel 1565. La sua invettiva e la premonizione di sciagure sulla città e sul mondo intero, lasciò nei secoli seguenti enormi lacerazioni, paure e incertezze che pervasero tutta l'Europa per generazioni di artisti. Sandro Botticelli ne fu talmente sconvolto che tutte le opere dipinte in quell'inizio '500 che tanto faceva paura, in una età matura intorno ai 60 anni e vicino alla morte avvenuta nel 1510, persero quell'ideale di bellezza pagana leggero ed etereo tipico del suo stile e assunsero un senso d'inquietudine e di ansia quasi di attesa del Giudizio Divino e dell'Apocalisse. 
 
LA NATIVITÀ MISTICA
Nella Natività Mistica del 1501 infatti si percepisce questo nuovo modo, diverso anche nella disposizione e nei gesti dei protagonisti. È tutto molto scuro e plastico e per esempio la grotta nella Natività è aperta e dietro si intravvede un bosco buio impenetrabile e inquietante. Un futuro incerto.
In basso tre angeli abbracciano in senso di pace degli uomini con l'alloro sulla testa quindi considerati con virtù e premiati per il loro comportamento sulla terra, lasciando in verità uno strano senso di rassicurazione per le loro anime in vista del Giudizio più che la felicità per la nascita di Gesù.
Sulla tettoia della grotta tre angeli intenti a cantare che rappresentano le tre virtù teologali della dottrina cattolica la Fede, la Carità e la Speranza, e infine un volo in alto nel cielo, una specie di cerchio angelico di 12 angeli con un'iscrizione in greco che tradotto esprime una speranza e un auspicio di un futuro migliore per tutta l'umanità. 
Insomma l'auspicio e la speranza anche per tutti noi in questi tempi difficili e la scelta di quest'opera per rappresentare questo Natale cerca proprio questa speranza di vita e futuro migliore per l'umanità. 
BUON NATALE 2021
Presunto autoritratto di Sandro Botticelli 1445-1510 in un dettaglio della sua Adorazione dei Magi (Galleria degli Uffizi, Firenze, Italia)
©Bruna Pisano brunapisano_visual RIPRODUZIONE RISERVATA

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