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Covid-19, le origini e primi contagi di un virus letale

Covid-19, le origini e primi contagi di un virus letale che ha distrutto il pianeta

Un nuovo virus veloce e sconosciuto. Cosa sappiamo ad oggi della nascita e della prima diffusione del COVID-19 nel mondo. La versatilità e la sequenza approssimativamente costante delle mutazioni nei processi di replica danno agli scienziati la possibilità di risalire all'origine temporale della pandemia. Secondo questi studi il virus sarebbe già stato presente in Cina prima della data ufficiale ma a novembre 2019.


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Nascita e primi contagi del coronavirus nel mondo. Infograficapisano©RIPRODUZIONE RISERVATA
26 dicembre 2019
UN NUOVO CORONAVIRUS
WUHAN. A dicembre, un gruppo di misteriosi casi di polmonite è apparso in un mercato del pesce a Wuhan in Cina. All'inizio di gennaio, i ricercatori hanno sequenziato il PRIMO GENOMA di un NUOVO CORONAVIRUS, che hanno isolato da un uomo che lavorava al mercato. Quel primo genoma è diventato la base per gli scienziati per rintracciare il virus SARS-CoV-2.
8 gennaio 2020
IL PRIMO CONTAGIO E LA PRIMA MUTAZIONE
Nel secondo caso individuato in un altro paziente di Wuhan positivo al virus gli scienziati hanno già individuato una prima mutazione

15 gennaio 2020
PRIMO CASO AMERICANO (Stato di Washington)
SEATTLE. Un uomo di ritorno a Seattle da Wuhan si è rivelato positivo al tampone Covid-19, diventando così il primo caso confermato negli Stati Uniti. Il genoma del suo virus conteneva 3 mutazioni rispetto a quello originario cinese.
24 febbraio 2020
L’EPIDEMIA NASCOSTA DI SEATTLE 
5 settimane dopo, uno studente di liceo ha sviluppato i sintomi risultando positivo. Gli scienziati, sequenziando il genoma del suo campione hanno scoperto che condivideva le stesse mutazioni distintive riscontrate nel primo caso a Washington, ma con altre 3 mutazioni. Quella combinazione di mutazioni vecchie e nuove suggeriva che il virus era già in circolazione nell’area da 5 settimane.

19 gennaio 2020
PRIMO CONTAGIO IN EUROPA (Germania)
MONACO DI BAVIERA. Un’impiegata cinese della Webasto China di Shanghai, filiale della società tedesca Webasto di ricambi auto, di Stockdorf a Monaco, dopo aver visitato a Capodanno i genitori a Wuhan, sbarcò a Monaco di Baviera con leggeri sintomi. Il giorno dopo il suo arrivo, ad una riunione aziendale, contagiò diversi partecipanti tedeschi che risultarono positivi al Covid-19 con un genoma del coronavirus con le stesse mutazioni che lo collegavano alla Cina. Versioni geneticamente simili del virus si diffusero in seguito nella zona del Lodigiano in Italia dove molte fonti ipotizzano la presenza di alcuni contagiati dal meeting aziendale di Monaco e in seguito ad effetto domino, in tutta Europa. La Webasto intanto chiuse temporaneamente la sede di Monaco e annullò tutti i viaggi in Germania e all’estero dei dipendenti.

26 febbraio 2020
PRIMO CASO IN CALIFORNIA
CONTEA DI SOLANO. Una diversa versione del coronavirus circolava già in silenzio in California. Il 26 febbraio un paziente nella Contea di Solano, senza legami noti con casi precedenti o viaggi all'estero, era risultato positivo. Un campione prelevato, rivelò che il virus non aveva le stesse mutazioni distintive trovate nello Stato di Washington, ma aveva invece solo una singola mutazione che lo distingueva dal genoma originale di Wuhan, e quindi arrivato in California attraverso un’altra introduzione separata dalla Cina. Lo stesso campione “mutato” del virus che aveva contagiato il primo paziente fu riscontrato in 2 operatori sanitari che avevano in cura il paziente ma con l’aggiunta di altre nuove mutazioni.

27 febbraio 2020
IL VIRUS DISCENDENTE
GUANGZHOU. Al di fuori di Wuhan quella stessa identica prima mutazione è stata trovata in un solo altro campione, che è stato raccolto 7 settimane dopo a Guangzhou a 960 km a sud. Il campione di Guangzhou potrebbe essere un diretto discendente di quello di Wuhan, o comunque potrebbero essere “cugini virali”, che condividono un antenato comune.

1 marzo 2020
PRIMO CASO A NEW YORK
NEW YORK. Il primo caso confermato in una donna di Manhattan che era stata infettata in un viaggio in Iran. La maggior parte dei coronavirus che gli scienziati hanno in lei sequenziato mostrano legami genetici con i virus che circolavano in Europa. Stati Uniti ed Europa sono diventati a loro volta veicoli di nuove fonti di infezione in altri paesi. Come l’espulsione dagli Usa di molti cittadini del Guatemala, risultati poi positivi, che hanno trasportato il virus in altri Stati e come dall’Europa di nuovo verso l’Asia.
Fonti: Jonathan Corum e Carl Zimmer, The New York Times, Aprile 2020; Trevor Bedford, Sidney Bell et al., Nextstrain.org ; Vaughan Cooper; Ana S. Gonzalez-Reiche et al., MedRxiv; Nature; New England Journal of Medicine. Infograficapisano ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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TOP TEN PAESI PIÙ COLPITI al 23 ottobre 2020
Totale casi confermati (tra casi positivi + casi guariti + decessi), tra parentesi il numero di decessi
1) STATI UNITI 8.498.360 (226.314)
2) INDIA 7.763.067 (117.365)
3) BRASILE 5.323.630 (155.962)
4) RUSSIA 1.480.646 (25.525)
5) ARGENTINA 1.053.650 (27.957)
6) SPAGNA 1.026.281 (34.521)
7) FRANCIA 999.043 (34.210) 
8) COLOMBIA 990.043 (29.636)
9) PERÙ 879.876 (33.984)
10) MESSICO 874.171 (87.894)

TOTALE CASI CONFERMATI NEL MONDO 41.713.314 (1.137.410)
Aggiornamento dati ogni 48 ore. Fonte: https://www.bing.com/covid?vert=graph

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