Dalle Alpi alla Sila, dal confine orientale alle bianche spiagge di Budoni, dal primo traforo del Monviso alla Grotta di Maga Circe tutte le 20 Biosfere più straordinarie d’Italia.
Nel 1971 l’UNESCO ha avviato un Programma intergovernativo chiamato "L'Uomo e la Biosfera" “Man and the Biosphere” MAB per promuovere un nuovo rapporto equilibrato tra uomo e ambiente attraverso una maggior tutela della biodiversità e nello stesso tempo una attenzione ad un più corretto Sviluppo Sostenibile. L’obiettivo è quello migliorare le relazioni tra uomo e ambiente usando però un approccio scientifico, quello delle scienze naturali e sociali dell’economia e dell’educazione, per ottimizzare la vita delle persone e contemporaneamente proteggere gli ecosistemi naturali, appoggiando progetti innovativi e razionali finalizzati ad uno sviluppo economico adeguato nel rispetto dell’uomo, della cultura e dell’ambiente in cui vive. All’interno del MAB vengono identificate delle aree chiamate Riserve della Biosfera che comprendono varie tipologie di ecosistemi in cui si possono promuovere, con il coinvolgimento diretto delle comunità locali, attività di cooperazione scientifica, di ricerca e di sostenibilità e protezione ambientale. 131 sono attualmente i Paesi interessati al programma e le Biosfere identificate in totale nel mondo sono 727 di cui 20 sono in Italia.
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Le 20 Biosfere italiane protette dall'Unesco ©infograficapisanoRIPRODUZIONE RISERVATA |
IDENTIFICARE i cambiamenti della biosfera derivanti dalle attività umane e naturali e i conseguenti effetti sulle persone e sull’ambiente, in particolare nell’ambito del cambiamento climatico; STUDIARE le interrelazioni dinamiche tra gli ecosistemi e i processi socioeconomici, in particolare in un contesto di rapida perdita di diversità biologica e culturale; ASSICURARE il benessere dell’uomo e un ambiente vivibile in un contesto in cui la rapida urbanizzazione e il consumo di energia sono portatori di cambiamento ambientale; PROMUOVERE lo scambio di conoscenza dei problemi e delle soluzioni ambientali e rafforzare l’educazione ambientale per lo sviluppo sostenibile.
Le prime a essere inserite nel Programma risalgono al 1997 per arrivare al 2021 con la nomina della ventesima Riserva che è il Monte Grappa nel Veneto. Qui di seguito tutte le indicazioni e una sintesi delle caratteristiche delle aree in sequenza per anno d’inserimento nel programma mondiale.
-Molise 1997 COLLEMELUCCIO-MONTEDIMEZZO Si trova nella provincia di Isernia e comprende due ampie foreste in un’area sub-montana, con picchi di oltre 1.200 m. e dove abbondano boschi di abeti argentati, querce, faggete tra villaggi sparsi nel territorio. Il paesaggio è caratterizzato da rilievi, pianure fluviali e lacustri e da alcune sorgenti d’acqua oltre alla presenza di numerose specie animali, tra le quali la salamandra occhialuta, la rana italica, il lupo grigio e la puzzola. Oltre a essere importanti aree per la conservazione della biodiversità, sono anche luoghi ideali per ricordare alle giovani generazioni il rispetto della natura attraverso l’attivazione di siti per ricerche scientifiche su flora e fauna. Esiste poi un’ampia rete di sentieri come Colle San Biagio fino a Montedimezzo, dove periodicamente si organizzano corse podistiche e mountain bike.
-Lazio 1977 CIRCEO Dal 2013 il territorio della Riserva si è esteso fino ai confini attuali includendo Sabaudia e San Felice Circeo e parte dei comuni di Latina e Terracina. Il Parco Nazionale del Circeo esiste per tutelare un ricco mosaico di ambienti e la sua origine, avvenuta durante la bonifica dell'intera area pontina, ha evitato il disboscamento dell'antica "Selva di Terracina", salvando il Lago di Sabaudia, la Duna Litoranea e il Promontorio del Circeo. Ci sono anche i laghi costieri di Fogliano, Monaci e Caprolace, che costituiscono uno dei più importanti ambienti umidi costieri d'Italia ma la caratteristica è nella sua diversità di ambienti. Le dune lungo la costa proteggono l'entroterra favorendo la crescita della selva che al riparo dalla salsedine ospita nel promontorio molti uccelli. L'Isola di Zannone, che fa parte dell'Arcipelago delle Isole Ponziane, con Ventotene, Ponza, Palmarola, Santo Stefano e Gavi, è l’unica a essere costituita da un insieme di rocce vulcaniche, metamorfiche e sedimentarie risalenti ad oltre 200 milioni di anni. Grazie a queste caratteristiche Zannone si differenzia dalle altre brulle dell’arcipelago con una ricca e compatta vegetazione mediterranea ben conservata e dove gli uccelli migratori amano soggiornare durante i loro viaggi.
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Il Parco Nazionale del Circeo nel Lazio |
-Campania 1997 CILENTO E VALLO DI DIANO È caratterizzata da basse montagne di dolomite e tipici aspetti carsici come grotte e doline, mentre sulla costa si trovano scogliere, baie e spiagge sabbiose, con grotte marine e sorgenti. Una delle principali caratteristiche del territorio è l’alto livello di diversità biologica, legato alla grande varietà geomorfologica e climatica e anche grazie alle numerose tipologie di habitat ospita una grande varietà di fauna molto diversificata compresi gli uccelli predatori. È abitato da 220 mila persone dedite soprattutto all’agricoltura e alla produzione di olio, una antica tradizione risalente al Medioevo e ai monaci benedettini che piantarono i primi ulivi e l’area è nota per la presenza di importanti siti storici e archeologici come Paestum.
-Campania 1997 SOMMA-VESUVIO E MIGLIO D’ORO Comprende il vulcano attivo del Vesuvio che distrusse la città di Pompei i cui scavi, insieme alla zona archeologica di Ercolano e Torre Annunziata, sono già sito UNESCO. Il complesso vulcanico è costituito da due strutture ben distinguibili: la Caldera del Somma e il Gran Cono del Vesuvio. La Caldera del Somma è costituita dal monte omonimo semicircolare e rappresenta i resti dell’antico vulcano, da una vasta depressione la Valle del Gigante, suddivisa in Atrio del Cavallo e Valle dell'Inferno, che rappresenta la parte interna residua dell'antica Caldera dove si trova il più recente Gran Cono del Vesuvio di 1.281m, più volte distrutto e ricostruito nel corso delle eruzioni antiche e recenti. La flora presente nel territorio è di tipo mediterraneo e il complesso vulcanico è stato colonizzato da più di 900 specie, considerando quelle estinte e quelle più recenti. Nonostante la costante attività vulcanica nell’area della Riserva vivono circa 600 mila.
-Lombardia e Piemonte 2002-2018 TICINO VAL GRANDE VERBANO Comprende un territorio di oltre 332 mila ettari ed è ritenuto uno dei parchi fluviali più grandi d’Europa. Si trova lungo il fiume tra Piemonte e Lombardia e funziona come un importante corridoio ecologico tra le Alpi e gli Appennini all’interno della Pianura Padana urbanizzata e industrializzata. A Nord arriva fino al confine svizzero includendo l’intero ambito del Lago Maggiore, dei Comuni rivieraschi e di quel territorio che porta al Parco Nazionale della Val Grande e del Parco regionale del Campo dei Fiori. Vari sono gli ecosistemi e la Riserva, che è caratterizzata da paesaggi rurali tradizionali, con pascoli, campi di mais, conserva al suo interno numerose specie di animali e di tipi oltre ad avere al suo interno numerose zone archeologiche e storiche.
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Ticino Parco Nazionale della Val Grande |
-Toscana 2004 SELVE COSTIERE DI TOSCANA Confermato nel 2016 con un territorio molto più vasto del precedente, si trova lungo la costa occidentale a ovest di Pisa, tra Viareggio e Livorno dove vivono circa 70 mila persone. Questa Riserva è ricca di biodiversità e include dune, acquitrini, pinete e zone agricole. Fondamentale la protezione delle dune costiere che, con le loro relazioni simbiotiche con i boschi limitrofi, proteggono dai forti venti marini l’entroterra e consentono la vita di molteplici specie di animali e specie rare di uccelli che spaziano anche tra i numerosi ed estesi acquitrini luogo idoneo alla loro riproduzione.
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Il Falco Pellegrino |
-Calabria 2014 SILA Include il Parco Nazionale della Sila. La Riserva comprende un vasto altopiano e si estende tra 71 Comuni i cui abitanti principalmente svolgono attività di agricoltura, silvicoltura e allevamento. Il paesaggio è molto variegato con boschi, vallate, morene glaciali, laghi e sorgenti e questa varietà di ambienti naturali che è caratterizzato da diversi microclimi consente di mantenere la biodiversità e le specie tipiche del Mediterraneo. Nei boschi della Sila possiamo incontrare rari gatti selvatici, puzzole, scoiattoli, tassi e volpi.
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Il Parco Nazionale della Sila in Calabria |
-Trentino Alto Adige 2015 ALPI LEDRENSI E JUDICARIA Si estende dalle Dolomiti di Brenta al Lago di Garda passando per le valli delle Giudicarie, la Val di Ledro e la piana dell’Alto Garda. In circa 30 km di estensione esiste un dislivello altitudinale accentuato con gli oltre 3.000 m. della Cima Tosa delle Dolomiti ai 63 m. del Lago di Garda. È un patrimonio di zone protette con parchi, riserve naturali ed è habitat per oltre 1.600 specie di flora e 149 specie di fauna protette, fra cui l’orso bruno, il lupo e la lince. È ricca anche di valori culturali come le Palafitte di Fiavé e di Ledro che fanno già parte dei cento siti archeologici alpini che sono patrimonio mondiale UNESCO. Interessa 11 Comuni con 16 mila abitanti e l’89,6% sono boschi e prati e le attività umane sono silvo-pastorali per un totale di 800 aziende agricole, zootecniche e apistiche.
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La lince delle Dolomiti |
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I fenicotteri del Delta del Po |
-Sardegna 2017 TEPILORA, RIO POSADA E MONTALBO Il territorio è molto vario con picchi collinari e altopiani nell’interno e pianura verso la costa ed è costituito da un habitat unico nel suo genere con numerose specie endemiche come anfibi, rettili e invertebrati. La presenza dell’uomo risale al Neolitico ed è testimoniata da numerosi manufatti naturali e culturali ben conservati e all’interno della Riserva esiste un altro famoso sito UNESCO: il Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna. In totale l’area riunisce 17 comuni di cui 5 in provincia di Olbia Tempio e 12 di Nuoro alcuni molto noti come Budoni, San Teodoro e Posada, la metà dei 50 mila abitanti risiede sui comuni affacciati sulla costa.
-Lombardia 2018 VALLE CAMONICA-ALTO SEBINO Si trova nella parte orientale della Lombardia ed è una delle più estese vallate delle Alpi centrali. Ha caratteristiche tipiche delle valli alpine e prealpine, modellate dal ghiacciaio dell'Adamello con forte dislivello altimetrico, con paesaggi di fondovalle e alte vette come le cime del gruppo dell’Adamello 3.539 m. per terminare nel Lago d’Iseo a 200 m. s.l.m. Sono presenti acque interne, fiumi e laghi, boschi e foreste, ghiacciai, prati e praterie e un gran numero di specie animali e vegetali di cui molte endemiche, proprio grazie alla varietà degli ambienti.
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La volpe dell'Appennino |
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L'Aquila Reale |
-Friuli Venezia Giulia 2019 ALPI GIULIE Interessa i territori del Parco delle Prealpi Giulie, della Riserva Naturale della Val Alba e del Parco Gran Monte e Sorgenti del Natisone e si estende lungo il confine delle Alpi Giulie slovene comprendendo il Parco nazionale del Triglav. Le due Riserve costituiscono una cerniera tra i paesaggi gli ecosistemi e le culture che s’incontrano tra il mondo latino e quello slavo. La natura biologica è determinata da diversi fattori tra i quali l’altitudine, le piogge abbondanti oltre alla sua collocazione biogeografica, una posizione favorevole tra aree alpine e continentali che risentono dell’influenza del Mediterraneo. Tra le diverse specie animali più diffuse ci sono gli orsi bruni, le linci, le lontre e i gatti selvatici, si svolgono molte attività all’aperto come una grande rete di sentieri diffusi, passeggiate, trekking ed escursioni in bicicletta. Gli 11 comuni interessati della provincia di Udine della Riserva sono anche impegnati nel completamento di una pista ciclabile internazionale dell’Alpe Adria e del potenziamento della vasta rete di musei e associazioni presenti sul territorio.
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Il Lupo Appenninico |
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Il Monte Grappa in Veneto |