Ogni due anni l'Unesco stila un documento chiamato "Lista del patrimonio mondiale in pericolo" "List of World heritage in Danger" che elenca tutte quelle proprietà facenti parte del patrimonio culturale e naturale che considera beni universali situate nel territorio e definiti a rischio secondo l'articolo 11 della Convenzione.
![]() |
I siti Unesco a rischio . Infograficapisano |
L'inclusione di una proprietà del patrimonio mondiale in questo Elenco richiede il consenso dello Stato interessato. La lista può includere solo quei beni che fanno parte del patrimonio culturale e naturale minacciati da gravi e specifici pericoli, come la minaccia di scomparsa causata dall'accelerazione del deterioramento, da progetti pubblici o privati su larga scala o rapido urbano o progetti di sviluppo turistico; dalla distruzione causata da cambiamenti nell'uso o nella proprietà del terreno; da maggiori modifiche dovute a cause sconosciute; da abbandono per qualsiasi motivo; dallo scoppio o la minaccia di un conflitto armato; da calamità e cataclismi; da incendi seri, terremoti, frane; da eruzioni vulcaniche; da cambiamenti nel livello dell'acqua, inondazioni e maremoti. Il Comitato può in qualsiasi momento, in caso di necessità urgente, inserire un sito nella Lista del Patrimonio Mondiale in Pericolo e dichiararne lo stato di "rischio".
![]() |
L'impaginato dal Fatto Quotidiano |
Clima, guerre e cemento: 54 siti Unesco in pericolo
I governi nazionali impediscono che le proprie risorse siano dichiarate a rischio: preferiscono un danno al patrimonio mondiale, piuttosto che uno d’immagine
di Tomaso Montanari | 25 Marzo 2019
Uno dei grandi meriti della mobilitazione per il clima che Greta Thunberg ha saputo innescare è il suo carattere quintessenzialmente internazionale. In un momento in cui i fantasmi dei nazionalismi riprendono carne e riprendono armi, abbiamo bisogno come il pane di ricordare a noi stessi il nostro comune interesse generale: la salvezza comune dell’umanità dal […]
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2019/03/25/clima-guerre-e-cemento-54-siti-unesco-in-pericolo/5060192/