INFOGRAFICA E DINTORNI

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Come investire oggi nell'auto del futuro

Il futuro dei motori si chiama auto elettrica; diesel e benzina stanno per essere abbandonati a vantaggio delle tecnologie più innovative e poco inquinanti.

Quando i nostri padri entravano in un autosalone per scegliere una macchina, i parametri erano pochi e chiari: bella, veloce, affidabile e sicura. Molti anni sono passati e scegliere l’auto oggi non è più così semplice, perché molte cose sono cambiate ed è soprattutto maturata nei cittadini una nuova coscienza ecologica. Intanto la presa d’atto che il contenimento delle emissioni di polveri sottili nell’atmosfera è diventato il punto centrale delle scelte politico-ambientali e di conseguenza anche di quelle dei progettisti delle case costruttrici. Per cui alcune tipologie di motori con tradizionali combustibili saranno accantonati in futuro per far spazio a nuove forme di alimentazione, sicuramente a batteria che registra un tasso d’inquinamento uguale a zero.

Questa ipotetica strada tracciata in sei punti proietta nel futuro, fino al 2060, le aspettative di vita delle tipologie di auto legate agli indirizzi che la politica e i costruttori intendono percorrere per rispettare anche gli accordi internazionali sull’ambiente e sul clima (Cop 21 Accordo di Parigi del 2015) che hanno visto l’adesione, chi più chi meno, di tutti i Paesi interessati al contenimento delle emissioni nell’atmosfera. Comprare un’auto diesel oggi viene considerato un acquisto a scadenza come pure un’auto a benzina, perché penalizzate da alte spese e limitazioni al traffico soprattutto nei centri urbani. Anche il Gpl con poco impatto ambientale ma comunque derivante dal petrolio e lo stesso gas metano, considerati obsoleti, verranno tecnologicamente abbandonati e avranno mercato forse per altri 30 anni. In fondo alla strada abbiamo le auto più vicine al futuro che ci aspetta e che potrebbero essere le ibride con approccio elettrico su veicoli a benzina e sicuramente le “completamente elettriche” che sono già nei piani di produzione delle case costruttrici di tutto il mondo. Insomma: bella, veloce, affidabile, sicura ed elettrica questa è sicuramente l’auto del futuro.
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L'auto elettrica, l'auto del futuro. Infograficapisano

Home sweet home. Firenze, Milano e Roma le più care

Home sweet home, casa dolce casa sicuramente lo è per gli italiani, che secondo l'Istat sono all'80% proprietari dell'abitazione in cui vivono. È stato il desiderio realizzato di molte generazioni passate, soprattutto quelle del dopoguerra che, con molti sacrifici, hanno poi tramandato questa stessa ricerca di sicurezza e tranquillità, che rappresenta una casa di proprietà, un punto di partenza su cui poi poter costruire una famiglia, un futuro più certo e sereno. Ma la casa nel 2018 è ancora l'investimento per eccellenza degli italiani ed è soprattutto ancora vantaggioso come un tempo? Per capire e seguire le fluttuazioni del mercato immobiliare bisogna rivolgersi agli esperti del settore che monitorano continuamente la situazione italiana delle compravendite e dei prezzi e ne tracciano con regolarità i contorni, per consentire poi di scegliere i tempi e i luoghi per un acquisto più responsabile e spesso più conveniente. 

Nell'infografica "Investire nel mattone conviene ancora?" in 4 fasi vengono descritti 25 anni di montagne russe di prezzi del mercato immobiliare italiano. Si parte dal 1993, dopo la crisi finanziaria del settembre 1992 e l'aumento dei tassi di interesse bancari, fino al 1999 è evidente una discesa dei prezzi medi degli immobili del 19,2%, dal 2000 e fino al 2007 i prezzi invece si impennano in salita fino a raggiungere il 32,6% per poi crollare di nuovo del 24% dal 2008 fino al 2015, in concomitanza con lo scoppio della crisi finanziaria dei "subprime" che congelò il mercato delle compravendite. 


Dal 2016 ad oggi si nota una maggiore stabilità con le attività in ripresa e con i prezzi in timida discesa; le compravendite registrate nel 1° trimestre del 2018 sono in aumento sul territorio italiano del 4,5% con una discesa dei prezzi dell'1,2% su base annua. Considerato il prezzo medio di vendita a livello nazionale di 1.899 euro al metro quadrato, ci sono molte differenze tra città e città, per esempio Firenze, secondo l'Osservatorio di Immobiliare.it, ha il costo più alto e si colloca sui 3.522 euro al mq. più di Milano che segue a 3.236 euro al mq., tallonata da Roma a 3.231 euro al mq. mentre la più economica è sicuramente Torino con soli 1.708 euro al mq. il prezzo medio per assicurarsi una proprietà. Insomma l'acquisto della tanto desiderata casa per viverci è possibile, anche in tempi incerti come questi, e, secondo gli esperti, è, e continua ad essere ancora, uno dei beni rifugio più ambito dagli italiani. 
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 Il mercato immobiliare. Infograficapisano

Migranti: i Paesi che hanno lasciato sola l'Italia

La “Convenzione o Trattato di Dublino III” del 2013 firmata dal governo Letta (che fu il rinnovo di quello del 2003 firmato dal governo Berlusconi e di durata decennale) è ormai all’ordine del giorno nelle cancellerie internazionali e chi più chi meno ne conosce i termini e le motivazioni, ma tutti ne conosciamo bene le ricadute sociali, economiche e politiche.

Che l’Europa, sin dalla nascita, abbia cercato di governare l’immigrazione all’interno degli Stati è un dato di fatto, e con l’inizio della libera circolazione nel 1993 si è vista costretta a concordare nuove regole precise e comuni. Se all’inizio la migrazione era prevalentemente circoscritta nell’area dell’Europa dell’Est, ora, con le destabilizzazioni nei Paesi che si affacciano nel Mediterraneo sia africani che mediorientali, il fenomeno dei “popoli in fuga” vede, come tutti ben sappiamo, l’Italia e la Grecia come primo approdo e quindi, come cita all’art.13 del Trattato: [...] lo Stato membro è competente per l’esame della domanda di protezione internazionale.

La cartina fotografa l’attuale situazione europea dopo la revisione fatta nel 2015, che disponeva una ripartizione per quote in percentuale dei migranti all’interno dell’Unione su richiesta dei Paesi del Sud europeo troppo schiacciati dalla pressione migratoria. La ripartizione si basava su 4 parametri: Pil, popolazione, livello di disoccupazione e rifugiati già presenti sul territorio.

In tre anni, come si può vedere dalle percentuali di accoglimento migranti rispetto alle quote concordate, solo due Stati hanno addirittura superato le quote - Irlanda 148% e Malta 128,2% - e anche la Svezia, la Finlandia e il Lussemburgo viaggiano intorno al 90%, mentre il resto ha completamente disatteso l’accordo; Polonia e Ungheria con zero migranti in cima, come tutto il blocco dei Paesi dell’Est, e poi il Nord come Olanda, Germania, Belgio, Francia con % imbarazzanti.
Che l’Italia sia stata “lasciata sola” come cita il titolo è una realtà indiscussa e il braccio di ferro del nuovo governo italiano sui respingimenti e sulla ricerca di una soluzione condivisa mette in crisi i governi e in agitazione le cancellerie europee fino ad arrivare a ventilare addirittura una dissoluzione della UE stessa. La percezione che l’Italia sia come una nave che naviga in solitaria è molto forte e la necessità di riorganizzare, anche con nuovi fondi, per poter meglio governare l’onda e non esserne travolti è assolutamente prioritario. 
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I Paesi che non hanno rispettato le quote. Infograficapisano

Bitcoin. Come funziona la criptovaluta più famosa

Alzi la mano chi di noi non ha mai sentito parlare di Bitcoin o di criptovalute. Facile capirne il funzionamento per gli esperti di finanza e/o tecnologia, piuttosto complicato, invece, per tutti quelli che non sono addetti ai lavori e quindi estranei all’argomento.

Come funzionano i Bitcoin? Come sono creati? Come si comprano e cosa si può acquistare? Tutti abbiamo un amico, un familiare o un conoscente che ci ha posto almeno una di queste domande.
Per facilitare meglio la comprensione e creare più consapevolezza su questo fenomeno, è stata pensata questa infografica fatta di chiare domande e risposte, con l’obiettivo finale di raccontare con un linguaggio semplice, come quello che potremmo usare tutti con la propria cara “nonna”, il nuovo misterioso mondo delle monete virtuali.

Quali sono le principali differenze con le valute reali, come comprare, conservare e spendere, con qualche attenzione ed accorgimento in più, non solo il Bitcoin, ma anche tutte le altre criptovalute nate nelle piattaforme del web. Per ulteriori dettagli, ecco la guida semplificata al Bitcoin per tutte le età: come spiegare la criptovaluta più famosa del mondo a tua nonna. 
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Cos'è il Bitcoin. Infograficapisano

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