INFOGRAFICA E DINTORNI

INFORMATION GRAPHICS E COMUNICAZIONE

La nuova corsa all'oro africano: i preziosi minerali

Al mondo ricco ed evoluto in continua evoluzione tecnologica, con nuovi e più stringenti limiti sulle emissioni delle auto, con una ricerca industriale orientata verso le fonti elettriche da usare per essere più green si contrappone il mondo povero, che arranca, che vive però in luoghi ricchi di materie prime, fondamentali per lo sviluppo delle vecchie e nuove potenze economiche mondiali. 
Mappa-Africa-Minerali-Tecnologie
La nuova corsa all'oro africano. Infograficapisano
L'Africa, naturalmente, il continente più povero ma più ricco di minerali in assoluto. E da qui inizia la nuova corsa all'oro, legata alla conquista di quei minerali essenziali per alimentare le batterie e i componenti non solo delle auto elettriche del futuro, ma anche dei nostri tablet, smartphone, computer portatili che usiamo tutti i giorni.

Il Litio, il Cobalto, Il Niobio, il Neodimio, il Praseodimio e la Grafite sono i nomi di questi nuovi preziosi minerali che si trovano in abbondanza in miniere in molti stati africani come la Tanzania, il Niger, la Costa d'Avorio, la Namibia, il Malawi, il Mozambico e soprattutto nella Repubblica Democratica del Congo, una volta considerata dai geologi "uno scandalo geologico" per la ricchezza del suo sottosuolo. Le più grandi major minerarie del mondo soprattutto cinesi, americane e coreane si stanno spartendo questo nuovo oro e stanno già mostrando gli aspetti più deleteri del colonialismo economico già noto in passato alle grandi potenze.

La corsa alla produzione di batterie al 2020 vede Cina e Usa contendersi il mercato all'84% con una stima in crescita di richiesta di gigawatt/ora. I prezzi del cobalto per esempio sono triplicati negli ultimi due anni passando da 20 mila a oltre 80 mila dollari a tonnellata. La società anglo-svizzera Glencore prevede in Congo di moltiplicare la produzione di cobalto di almeno 58 mila tonnellate nel 2019 pari al 40% della richiesta del mercato globale.

Tutte le medaglie hanno un rovescio e lo sfruttamento di chi lavora nelle miniere, anche in profondità, ricorda passati di schiavismo, con centinaia di persone, anche bambini, che lavorano in condizioni durissime e fuori da ogni standard. Molte le malattie, gli incidenti e i morti, come spesso denunciato da reportage di varie testate giornalistiche, ma il colonialismo economico è duro a morire ed è soprattutto agevolato da Paesi corrotti e privi di scrupoli. In questa infografica sono stati riuniti i dati di Bloomberg, del F.T., di Riccardo Barlaam, per Ispi e di Amnesty International. Pubblicata nel numero di novembre 2018 del mensile "Aggiornamenti Sociali" Orientarsi nel mondo che cambia.



GLI ARGOMENTI

La Calunnia e la fine del mondo di Sandro Botticelli

LA FINE DEL QUATTROCENTO E DELL'UMANESIMO. LA CRISI DI BOTTICELLI La crisi artistico/esistenziale del Botticelli si presenta sul finire ...