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Le basi Nato e Usa più strategiche presenti in Italia

È difficile conoscere tra vecchie e nuove il numero esatto e la mappatura delle basi Nato e Usa presenti in Italia e ci si può orientare solo su stime. Sarebbero oltre 110 basi, alcune dismesse e molte di queste segrete per motivi di sicurezza. Dieci anni fa se ne contavano circa 60 molte quelle storiche, oggi sarebbero raddoppiate ma in questo calcolo vengono genericamente fatte rientrare anche tutte le strutture ad uso militare che hanno funzioni diverse, dai centri operativi e di comando agli aeroporti, i porti, le caserme, i poligoni di tiro, le residenze militari, le scuole di addestramento, i sistemi di telecomunicazioni, radar e sorveglianza anche i depositi di munizioni e di armi atomiche. Vengono catalogate in diversi tipiBasi Nato vere e proprie, basi italiane messe a disposizione della Nato, basi italiane in concessione agli Stati Uniti  su vecchi accordi negli anni '50, basi e installazioni condivise tra Stati Uniti-Nato-Italia che godono di extraterritorialità e che rientrano nella categoria NSA National Security Agency, agenzia di controllo e spionaggio.

In questa infografica ITALIA PAESE DELLE BASI MILITARI USA E NATO ci sono le basi Usa e Nato più grandi e importanti con compiti strategici dislocate in 8 regioni. Queste basi all'interno degli accordi dell'Alleanza Atlantica sono quelle che hanno partecipato attivamente a tutte le operazioni messe in atto dalla Nato negli anni nei vari teatri di crisi internazionali come la Jugoslavia, l'Iraq, la Libia, l'Afghanistan e attualmente attive con droni Global Hawk da Sigonella nel conflitto russo-ucraino.

Infografica Italia paese delle basi militari Usa e Nato. Elaborazione Bruna Pisano ©RIPRODUZIONE RISERVATA
Le più strategiche basi Usa e Nato presenti in Italia utilizzate in maniera operativa nelle crisi internazionali.

AVIANO AIR FORCE BASE. È un'infrastruttura militare italiana utilizzata dall'Aeronautica militare statunitense fin dagli anni ’50 grazie ad un accordo congiunto di utilizzo dell'aeroporto per addestramento, oggi è classificato come Main Operating Base (MOB) quindi esclusivamente per attività militari. Si trova a pochi km da Pordenone e allinterno ci sono anche centri di comando, caserme e amministrazione. È diventata un avamposto nel quadrante centro-orientale europeo e la missione corrente delle forze USAF in Aviano è quella di condurre operazioni regionali e spedizioni sotto gli ordini del Supreme Allied Commander Europe. Ospita per missioni NATO il 31° FW con due squadroni di caccia F-16, il 555° Fighter Squadron e il 510° Fighter Squadron, in grado di condurre operazioni di combattimento aereo offensive e difensiveoltre al 57° RQS che fornisce esperti in materia di recupero del personale, ricerca e salvataggio in combattimento, ricerca e salvataggio civile ed evacuazione delle vittime. Aviano ha partecipato a tutte le operazioni della Nato, nel 1990 l'operazione militare in Iraq “Desert Storm”, fungendo da riserva di guerra per tutta la durata della guerra, ha partecipato nel 1999 al bombardamento della Serbia e nel 2011 all'attacco alla Libia. Secondo il rapporto Natural Resources Defence Council nella base sarebbero conservate, col metodo WS3 Weapon Storage and Security System, un numero imprecisato di bombe atomiche B61-12 di potenza variabile, si parla di 50 ordigni, nuove testate termonucleari trasportabili dai bombardieri della NATO e dai caccia F-15, F16, B-21 e F-35 anche italiani.

NAS SIGONELLA NAVE BASE. Sigonella è uno dei campi militari extraterritoriali più importanti dEuropa. È un aeroporto militare dell’Aeronautica Italiana che garantisce un rapido dispiegamento di uomini e mezzi e al suo interno ospita circa 40 attività statunitensi con militari e civili americani oltre a strutture di comando e campi di addestramento. È classificato come Main Operating Base (MOB) del primo gruppo, quindi solo per attività militari, si tratta del secondo aeroporto militare più trafficato d’Europa dopo Ramstein. Per la posizione sul Mediterraneo offre supporto logistico alla VI Flotta, ha diversi squadroni tattici dell’USAF come gli elicotteri del tipo HC-4, caccia Tomcat F14 e A6 Intruder, gruppi di F-16 e F-111, poi gli aerei da trasporto dell'USAF, quelli da rifornimento in volo e aerei spia U-2. Più specificamente per il pattugliamento navale i P-3 Orion e il nuovo Boeing P-8 Poseidon indonei al pattugliamento marittimo e anti-sommergibile. Come struttura la base viene considerata un Hub del Mediterraneo ed è uno dei punti di sosta degli aerei nella rotta tra gli Usa, l'Asia e l'Oceano Indiano. La base aerea ospita la Naval Air Station Sigonella ed è sede del "Comando Alliance Ground Surveillance" (NAGSF) un sistema di sorveglianza aerea e ricognizione del terreno, attraverso l'uso di droni-spia RQ-4D "Phoneix" e Global Hawk Block-40 di ultima generazione con un raggio d’azione di 16.000 km e attualmente vengono usati per individuare obiettivi nella guerra tra Russia e Ucraina. Nel 2020 dall'Egitto è stato trasferito un biolaboratorio chiamato NAMRU-3 che si occupa di emergenze sanitarie di importanza miliatare con ricerca su virus e batteri e gestito dalla Marina degli Stati Uniti in collaborazione con l'OMS.

Fu al centro nel 1985 della disputa tra il governo Craxi e gli Usa sulla giurisdizione italiana dellarea con minaccia di aprire il fuoco sui SEALS americani, mentre una delle operazioni più importanti condotte da questa base è stata nel 2011 l'invasione della Libia che si concluse con l'omicidio del leader arabo Muammar Gheddafi. 

Drone RQ-4D Phoenix operativo della Base di Sigonella

NATO GHEDI AIR BASE. È un aeroporto militare a 5 km dal comune di Ghedi e a pochi da Brescia ed è gestito dall'Aeronautica Militare, classificato come Main Operating Base (MOB) solo per attività militari. Attualmente è sede del 6° Stormo dell'Aeronautica Militare con il 102° Gruppo "Giuseppe Cenni" (Paperi), il 154° Gruppo (Diavoli Rossi) e il 155° Gruppo (Le pantere) equipaggiati con Tornado IDS e ECR. Il 154° Gruppo occupa la zona nord dell'aeroporto dove si trova un bunker che ospita il Comando, la Sala Operativa, la Sala Navigazione e gli altri uffici mentre i caccia sono sparsi in shelter nascosti.  

Il rapporto statunitense del Natural Resources Defence Council mostra che nella base di Ghedi, secondo il concetto NATO di Nuclear sharing, sono conservate circa 40 bombe atomiche B-61 3, B61-4 e B61-7 di potenza variabile tra meno di 1 a 340 kton. Le bombe nucleari possono essere utilizzate non solo dai cacciabombardieri ma anche dagli F-35A e F-16 italiani appositamente configurati per attacchi nucleari. Attualmente operativo il Lockheed Martin F-35 Lightning II assegnato al 6° Stormo e che gradualmente sostituirà gli altri aerei in tutti i ruoli operativi. Ghedi è una delle sei basi aeree nei 5 paesi europei con bombe nucleari B61 custodite col metodo WS3 Weapon Storage and Security System il sistema di stoccaggio di armi nucleari in magazzini sotterranei all’interno degli hangar degli aerei e che come metodo viene utilizzato dalle forze armate statunitensi negli aeroporti di altri paesi della NATO. Tuttavia, un’indagine interna condotta nel 2008 dall’aeronautica americana ha rivelato generali problemi di sicurezza degli impianti. 

NATO SOLBIATE OLONA BASE. La caserma di Solbiate Olona a Varese è la sede operativa della Nato Rapid Deployable Corps-Italy (NRDC-ITA) un Comando multinazionale della NATO la cui sede è a Milano. L'unità è alle dipendenze del Comandante Supremo delle Forze Alleate in Europa (SACEUR), presso Supreme Headquarters Allied Powers Europe (SHAPE ) situato in Belgio e deve essere pronta, con minimo preavviso, a condurre all’interno o fuori dell'area di responsabilità della NATO molteplici missioni e interventi in zone di crisi sotto ordine del Consiglio Nord Atlantico (NAC-North Atlantic Council). L'Italia fornisce l'80% del personale tra ufficiali, sottufficiali e graduati, il rimanente 20% è costituito da circa 400 militari provenienti da 20 Paesi alleati. Tra le divisione del Comando presenti ci sono: le divisioni italiane Vittorio Veneto e Acqui, la Prima Divisione del Regno Unito, la 2° Divisione Meccanizzata greca, il 10° Battaglione di fanteria sloveno e un Battaglione di fanteria ungherese, unitamente a diverse unità di supporto delle Forze Amate italiane.   

PISA LIVORNO BASE CAMP DARBY. È il quartier generale de l'Army Material Command Europe ed è una delle basi dell'esercito americano più grandi d’Europa ospita permanentemente centinaia di soldati e piloti oltre a 2 mila membri del personale a rotazione con circa 600 italiani in ruoli di supporto. Sono presenti unità dell'aeronautica degli Stati Uniti e 26 eserciti degli Stati Uniti, tra cui una guarnigione dell'Esercito degli Stati Uniti, lAmerican Forces Network (AFN) Livorno, lArmy and Air Force Exchange Service (AAFES), il 731° Squadrone Munizioni ( MUNS). L'839° Battaglione Trasporti e il Battaglione Equipaggiamenti da Combattimento-Livorno costituiscono la maggior parte dell'infrastruttura di base, supportando e controllando molte delle operazioni.  L'839° Battaglione Trasporti, sotto il controllo del Comando Militare di Gestione del Traffico, ha il compito di gestire tutti i porti marittimi di supporto degli Usa nel Mediterraneo. Il Combat Equipment Battalion-Livorno ha come compito di supportare tutti i veicoli e le risorse militari nella base. Altre unità presenti sono il 509° Signal Battalion, il 314th Support Center, la 2×2 Brigade Set,bil 14° battaglione trasporti MCT-L.  Le unità dell'aeronautica americana Tennant includono il 31° volo Redhorse e il 31°squadrone di munizioni 

Camp Darby ospita uno dei più grandi arsenali militari che gli Usa hanno fuori dal loro territorio. Nel sito composto da 125 bunker costruiti negli anni 70 e ristrutturati negli anni 2000 in cui sono immagazzinate riserve di munizioni per i comandi dell'esercito e dell'aeronautica degli Stati Uniti in Europa, missili, razzi e bombe, munizioni per artiglieria, equipaggiamenti completi per armare brigate meccanizzate e carri armati M1 Abrams e Bradley deposito controllato dal 31°squadrone di munizioni. Ci sono anche ruspe trattori e altri veicoli usati per assistenza in catastrofi naturali. Una parte di questo arsenale è stato usato per le missioni in Iraq nel 1991 e in Serbia nel 1990.

Deposito sotterraneo missili e munizioni

CAMP EDERLE ARMY BASE VICENZA. La Caserma Ederle di Vicenza nota anche come Camp Ederle è la base controllata dall’esercito USA. Negli anni '80 il suo obiettivo principale era quello di proteggere i passi alpini dall'invasione sovietica e controllare gli arsenali di armi nucleari situati nel Nord Italia. Funge oggi da quartier generale per l'Esercito degli Stati Uniti in Africa (USAREF) ed è sede del comando AFRICOM che copre l'intero continente africano ad eccezione dellEgitto, ed è sotto la diretta supervisione dell'USCENTCOM. L'Operazione "Odyssey Dawn" del 2011 in Libia è stato il primo grande dispiegamento di combattimento diretto dal comandoDurante la Guerra del Golfo nel 1990 la Caserma Ederle ebbe il compito principale di svolgere la campagna nota come “Operazione Provide Comfort”. Guidata dal tenente colonnello John P. Abizaid, la base serviva come una sorta di sostegno alle forze che operavano in Iraq. Attualmente funge da spina dorsale per diverse unità tra cui la storica 173rd Airborne Brigade Combat Team, la Brigata di fanteria SETAF, 1/508th fanteria (ABCT), 509th Signal Battalion, 14th Transportation Battalion, 22D Area Support Group, USARHC-Vicenza, Armed Forces Network. Camp Ederle è diventata una delle basi militari cruciali degli Stati Uniti una risorsa fondamentale per l’esercito americano per incrementare la sua presenza all’estero soprattutto in Europa. A 4 km di Camp Ederle nel 2013 è stata inaugurata una seconda installazione militare la Caserma Del Din e il numero dei soldati è arrivato a oltre 5.000 compreso il personale dellintelligence.
Planimetria Camp Ederle di Vicenza

NSA NAPLES NAVY BASE. È una base navale della Marina Militare degli Stati Uniti ed è il quartier generale della United States Naval Forces Command Europe-Africa/ VI Flotta, impiega attualmente oltre 10 mila uomini in servizio. La funzione principale è quella di dare supporto alla VI Flotta e ai suoi aerei e fornire assistenza alle altre basi militari limitrofe e ai 14 porti italiani che ospitano le forze statunitensi. Nella base hanno sede vari comandi tra cui l’Allied Joint Force Command Naples uno dei due Comandi operativi della Nato in Europa l'altro è a Brunssum in Olanda, il Comando Security Force dei Marines Americani e la base dei sommergibili Usa. A Napoli ha sede anche la Naval Computer and Telecommunications Station (NCTS Naples) che fornisce servizi alla Marina degli Stati Uniti e agli Alleati.

NSA TARANTO NAVY BASE. È una cittadella militare inaugurata nel 2004 dove sono ormeggiate tutte le più importanti navi della Marina, tra cui le portaerei Garibaldi e Cavour oltre alle numerose navi straniere alleate. Nell’infrastruttura portuale si trova il Comando delle forze navali e anfibie concesse alla Nato. Ospita lo Standing Nato Maritime Group2 (SNMG2) che è un gruppo navale multinazionale integrato che fa parte della Forza di Reazione Rapida della Nato (NATO REPONSE FORCE), opera sotto il Comando della Componente Marittima Alleata (MARCOM Northwood). I Gruppi Standing della NATO partecipano con turnazione semestrale a varie operazioni navali Nato tra cui la "Sea Guardian" di contrasto al terrorismo marittimo oltre a esercitazioni aeronavali organizzate dalla Nato e svolte sia nel Mediterraneo che nel Mar del Nord. Ha la sicurezza marittima come finalità: Situational Awareness marittima, la libertà di navigazione, interdizione marittima, lotta contro la proliferazione delle armi di distruzione di massa, la protezione delle infrastrutture, lotta al terrorismo in mare e sviluppo delle capacità marittime regionali. Normalmente il gruppo è composto da unità navali Nato tedesche, greche, olandesi, inglesi spagnole, turche e americane.

NSA GAETA NAVY BASE. È una base militare tra Napoli e Roma gestita dall’esercito americano, ma sotto il controllo del governo italiano e strategica per la posizione nel Mediterraneo. La storia della NSA Gaeta è legata alla Marina statunitense dal 1967 quando la VI Flotta dovette lasciare Marsiglia per la decisione di De Gaulle di uscire dalla Nato, e approdare a Gaeta. Oggi si occupa di sottomarini, truppe anfibie, aerei da sorveglianza terrestre, unità da battaglia e navi di supporto. A Gaeta è presente la USS Mount Whitney, una delle navi di comando anfibio di classe Blue Ridhge della Marina degli Stati Uniti che funge da piattaforma di comando Afloat di Naval Striking e Support Forces NATOCome obiettivo della base c'è anche supportare le unità Destroyer Squadron 60 uno squadrone di cacciatorpediniere Usa permanentemente stazionati al di fuori degli Stati Uniti e oggi schierate nel MediterraneoÈ stata al centro delle principali crisi del dopoguerra, durante la Guerra Fredda e il rischio nucleare fu il fulcro dello scontro tra i due blocchi e fu obiettivo del controspionaggio. Dell'epoca il bunker-rifugio sotterraneo antiatomico di Mondragone per il personale militare e oggi chiuso. Nella guerra del Vietnam e la guerra di Corea, come base di appoggio nelle rotte tra gli Stati Uniti e lAsia, fu usata nelle ultime invasioni dell’Iraq e dell’Afghanistan.

La USS Mount Whitney l'ammiraglia della VI Flotta degli Stati Uniti di stanza nel mediterraneo
 
POGGIO RENATICO AIR COMMAND AND CONTROL CENTRE. La base aerea di Poggio Renatico a Ferrara è sede del Comando Operazioni Aerospaziali (COAalle dipendenze del Comando della Squadra Aerea (CSA), dell'Aeronautica Militare e del Deployable Air Command and Control Centre (DACCC) della NATO. Nella base, potenziata con due piani interrati dopo l'insediamento della NATO, hanno sede anche il European Personnel Recovery Centre ed il NATO Deployable Combined Air Operation Center (DCAOC)Sedici le nazioni dell’Alleanza Atlantica che contribuiscono ai 295 posti del Centro di comando che ha come competenza la rapidità d'integrazione all’interno della struttura NATO oltre a garantire anche un pool di personale con competenze aeronautiche in caso di veloce spostamento presso il quartier generale del comando aereo alleato a Ramstein in Germania.  

Il Comando è responsabile, anche attraverso l’impiego aerospaziale, del controllo delle missioni aeree, compresi i missili terra-aria, della gestione e del controllo del traffico aereo, dell'area air sorveglianza, gestione e produzione di tracciati aerei riconosciuti e altre funzioni di controllo tattico e di difesa aerea in caso di aggressione alla sicurezza nazionale. Di recente ha incrementato le capacità con l'acquisizione di 4 sensori BMD (Ballistic Missile Defence) in grado di intercettare bersagli missilistici a lunghissima gettata prima che colpiscano. In arrivo altri sistemi antimissili FSAF SAMP/ T NG con nuovi missili MBDAAster 30 NG e altri di nuova generazione per intercettare quelli a corto e medio raggio. In prospettiva il Deployable Sensors Branch fornirà radar di difesa aerea dispiegabili e capacità di misure di supporto elettronico passivo.  

MOTTA DI LIVENZA BASE CIMICNella Caserma Fiore di Motta di Livenza a Treviso opera il Multinational Group Civil Military Cooperazione (CIMIC) un'unità multinazionale della NATO a leadership italiana in grado di ricercare, addestrare e progettare unità specializzate ad operare in zone di crisi. Dispone di personale volontario proveniente da tutti gli eserciti e corpi oltre a personale straniero proveniente da Grecia, Ungheria, Italia, Portogallo e Romania. Il CIMIC serve a sperimentare tecnologie innovative come lo Space Support Coordination Element, una cellula inserita in grande unità da combattimento che si occupa di integrare i servizi spaziali nella pianificazione e condotta delle operazioni terrestri. Tre funzioni fondamentali del CIMIC resta il collegamento civile-militare, il supporto alla forza e il sostegno agli attori non-militari e all’ambiente civile, coinvolgendo personale di altre forze armate.

TRAPANI BIRGI AIR FORCE BASE. È nella zona militare dell'Aeroporto di Trapani-Birgi  ed è considerata base Nato Airborne Early Warning & Control Force (NAEW & CF FOB). È sede del 37° Stormo dell’Aeronautica Militare Italiana operativo con Eurofighter Tyhoon F-2000, oltre a essere base di appoggio per gli F-16 del 18° e per il 10° Gruppo caccia intercettori e anche dell’82° Centro CSAR (Combat Search and Rescue). Ospita i veicoli del sistema di aviosorveglianza e controllo Boeing E-3 Sentry. Nell'operazione Odyssey Dawn nel 2011 contro la Libia l’Italia fornì 7 basi aeree con il Comando a Napoli, la base di Birgi sede degli F-16 ADF del 37° Stormo Tornado del 6 Stormo di Ghedi, gli Eurofighter del 4° Stormo di Grosseto e cacciabombardieri partiti da Sigonella Aviano Decimomannu e Pantelleria. Operazione con la destabilizzazione della Libia terminata con l'omicidio del leader libico Gheddafi. La base di Birgi, come tutte le altre basi in territorio italiano, in virtù del sostegno del governo italiano alle operazioni militari dell’esercito ucraino è entrata in “stato di allerta”.  

NATO LA SPEZIA BASE. Ospita il Centre For Maritime Research and Experimentation (CMRE), Centro per la Ricerca e la Sperimentazione Marittima una struttura di ricerca scientifica e sviluppo tecnologico, per soddisfare le esigenze di difesa e sicurezza incentrato sul dominio marittimo della NATO. Il CMRE è un organo esecutivo dell’Organizzazione per la Scienza e la Tecnologia della NATO (STO) con l’Ufficio di supporto per la collaborazione della Nato e l’Ufficio del Chief Scientist (OCS) e ha prodotto un gruppo di leader nella scienza oceanica idonei a produrre risultati operativi. Gestisce due navi la più grande la NATO Research Vessel Alliance che consente di condurre studi acustici di precisione in mare, la più piccola CRV Leonardo è stata progettata per condurre esperimenti in acque più basse. CMRE  fornisce miglioramenti alle unità senza equipaggio, ai sistemi di difesa integrati e ai sistemi intelligenti autonomi che consentono di completare missioni in ambienti ostili, sconfiggendo e sopravvivendo agli attacchi. Il centro dispone di strutture specializzate e attrezzature tra cui una flotta di droni alianti e laboratori oceanografici.

CMRE laboratorio scientifico e sviluppo tecnologico di La Spezia
NATO DEFENCE COLLEGE BASENella città militare della Cecchignola a Roma c'è sede del Nato Defence College (NDC) una scuola di guerra dell’Alleanza Atlantica attualmente comandato da un generale danese della Flyvevåbnet, la Royal Danish Air Force. L'NDC venne trasferito a Roma nel 1966 quando De Gaulle fece uscire la Francia dalla Nato e ha il compito importante di selezionare e preparare gli ufficiali della Nato per essere poi inseriti nelle posizioni apicali dell’Alleanza. Inoltre ha l’obiettivo di sviluppare strategie che mirano a creare rapporti tra politici e militari e realizzare studi e ricerche per il sostegno all’attività generale e contribuire così all’efficacia e la coesione della NATO.
Squadriglie nella base di Aviano


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