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Le vite parallele dei grandi artisti del Rinascimento

Il Rinascimento come Movimento di rinnovamento culturale, scientifico artistico si colloca storicamente tra la fine del '300 e la fine del '500 e viene rubricato come il tramonto del Medioevo e l'alba dell’Età Moderna, corretto nel tempo da un revisionismo storico perché effettivamente alcuni linguaggi artistici, come il tardo gotico, sopravvissero e continuarono a svilupparsi anche oltre il ‘400, quindi non fu un tramonto così immediato.
Timeline Il Rinascimento i secoli della bellezza. Infografica Bruna Pisano ©RIPRODUZIONE RISERVATA


LE VITE PARALLELE DEI GRANDI ARTISTI DEL RINASCIMENTO. La timeline parte da fine ‘300 e chiude a inizio ‘600, con tutti i più importanti protagonisti del Rinascimento italiano ed europeo e con alcuni avvenimenti storici che contribuirono a cambiare il mondo.
 
L'ETIMOLOGIA DEL TERMINE. La definizione “Rinascimento” viene in genere attribuita allo storico francese Jules Michelet che nell'800 scrisse un volume “Renaissance” con riferimento al '500 e alla «découverte du monde, découverte de l’homme» come il periodo in cui «l’homme, s’y est retrouvé lui-même». Secondo il filologo e storico tedesco Konrad Burdach la parola Rinascita fu pronunciata per primo nel 1532 da Machiavelli nelle "Istorie fiorentine", riferita però solo alla politica e sarebbe stata poi ripresa da Michelet con un’accezione prevalentemente artistica. Le ipotesi restano aperte.
 
IL CAMBIAMENTO DEI TEMPI. Da epoca trecentesca con assetto sociale feudale ad economia agricola, popolata da un'umanità fortemente religiosa e una concezione del mondo di tipo teocentrico, si entrò lentamente ma costantentemente verso una nuova visione di tipo rivoluzionaria, che metteva l’uomo al centro dell'universo e soprattutto dotato del libero arbitrio, proponendo quel nuovo ideale che avrebbe capovolto il concetto base su cui poggiava l'intera struttura del mondo medievale.

Questo stravolgimento si sviluppò parallelamente a un altro Movimento culturale di rottura, l'Umanesimo, e che vide gli albori già nel '300 in opere di poeti come Petrarca e nell'arte con Giotto. Questi due fenomeni culturali e artistici innovativi, del tutto sovrapponibili, si svilupparono particolarmente in alcune città dell'Italia centrale e settentrionale che iniziavano a fiorire. Firenze, Ferrara, Milano, Mantova, Urbino e Venezia, arricchitesi grazie alla grande espansione economica fatta di scambi commerciali, furono i luoghi principali dell'innovazione. In queste signorìe il pensiero veniva studiato sui testi classici latini grazie all’accesso ai monasteri, alle biblioteche degli eruditi oltre che all'analisi dei testi greci diffusi nell'Impero Bizantino, e sostenuto in maniera efficace dalle grandi e ricche famiglie dellepoca, i Medici, gli Estensi, gli Sforza, i Gonzaga, i Duchi di Urbino poi alla Corte dei Papi e presso la Corte dei Dogi della Serenissima. 
Scuola di Atene, 1509/1511 Raffaello. Il manifesto della concezione antropocentrica dell'uomo rinascimentale. Vaticano Roma


Pico della Mirandola al centro e Lorenzo il Magnifico. Botticelli 1475
PICO IL FILOSOFO. Come tutti i Movimenti della storia anche il Rinascimento ebbe un suo Manifesto di riferimento che fu il "De hominis dignitate” di Pico della Mirandola, una delle pietre miliari della storia della filosofia occidentale, nel quale venivano gettate le basi per la concezione antropologica del mondo. Al centro dell'ideale di Pico emergeva con forza il tema della dignità e della libertà umana. Molto semplicemente l'uomo non avendo qualità prefissate da Dio era libero di «forgiare il proprio destino». La natura umana si regolava essenzialmente in base alla volontà, e solo attraverso il libero arbitrio la scelta si dirigeva in alto verso lo spirito o in basso verso la materia modellando il prorpio destino.

LE FASI ARTISTICHE IN ITALIA. Il cambiamento nel mondo artistico non fu altro che il segnale del cambiamento oggettivo dei tempi e della mentalità. Fulcro assoluto fu Firenze che divenne il maggior centro di attività di artisti e letterati, facendo della signorìa medicea il principale polo di diffusione ed elaborazione della nuova cultura umanistico-rinascimentale. Nella fase più matura, nel '500, il nuovo centro artistico catalizzatore si spostò a Roma, mentre nelle tante corti rivali ed antagoniste del nord Italia, le grandi famiglie come i Gonzaga, gli Estensi, gli Sforza e nella ricchissima Venezia il nuovo linguaggio artistico e il rinnovamento del pensiero fu usato spesso come un'arma di distinzione, di prestigio e predominio politico.
Parnaso 1431 di Andrea Mantegna al Louvre di Parigi
UNA RIVOLUZIONE COPERNICANA. Non furono solo le arti visive, la filosofia, la letteratura ad animare e ad essere animate da questo cambiamento. Altri campi vennero coinvolti spingendo di fatto anche il mondo della ricerca verso orizzonti sconosciuti come in astronomia, con la Teoria Eliocentrica di Copernico, nella medicina con la nascita dell'anatomia moderna grazie al fiammingo Andreas van Wesel detto in italiano Andrea Vesalio, a far varcare gli oceani da grandi navigatori per cercare nuovi mondi, e tale spirito innovativo produsse risultati e scoperte clamorose che avrebbero cambiato per sempre il pensiero e la storia dell'umanità. 
  
All'interno di questo progresso contagioso e inarrestabile interessante la creazione di mappe geografiche della Terra di grandi astronomi e matematici come Toscanelli oltre alle ricerche prospettiche col sistema geometrico basato sul punto di fuga per creare la tridimensionalità dello spazio, concetti che apriranno nuovi stili che verranno sperimentati e applicati nelle opere artistiche e architettoniche, ma fondamentale in questo secolo fu l'invenzione della stampa di Gutenberg, che contribuì a far circolare velocemente idee e tendenze grazie ai libri, ai trattati, ai classici greci e romani a disposizione di tutti anche a quelle classi sociali meno abbienti escluse da sempre perché era solo privilegio di nobili e ecclesiastici.
La mappa del mondo 1457 di Paolo Toscanelli matematico, astronomo e cartografo
LA TIMELINE E LE VITE PARALLELE. Dall'Italia lo spirito del Rinascimento si diffuse in tutta Europa grazie ai numerosi viaggi chilometrici a caccia d'ispirazione e di confronto aristico della quasi totalità dei protagonisti dell'epoca. Gli artisti italiani ed europei furono costretti probabilmente ad affrontare lunghissimi viaggi attraverso un continente pericoloso per la peste, le guerre, le milizie e i mercenari che imperversavano nei territori fatti di percorsi impervi e articolati con trasporti inesistenti, o pirati e corsari nei tratti di mare, per poter raggiungere le varie corti delle grandi e ricche città.
 
Autoritratto 1500 Albrecht Durer. Alte Pinakothek Monaco

 
Affascinante come l'arte abbia potuto unire le vite parallele di grandissimi artisti ed è lecito pensare che, oltre a condividere lo spazio nei rioni e nelle contrade delle città, frequentare le stesse botteghe e le locande, avessero certamente la possibilità di condividere idee e reciproci concetti in svariate lingue dal profondo nord europeo delle Fiandre del Belgio dell'Olanda della Germania della Francia fino ad arrivare oltre Manica per scendere al sud alle isole del Mediterraneo dell'Italia e a ovest nella Penisola Iberica.

Prendiamo ad esempio il simbolo del Rinascimento il fiorentino Sandro Botticelli che visse 65 anni dal 1445 al 1510 ebbe come contemporanei, chi più giovane chi più anziano forse amici o forse no, geni assolutamente incomparabili come l'olandese Hieronymus Bosh, gli aretini Piero della Francesca e Paolo Uccello, i veneziani Giovanni Bellini, Vittore Carpaccio e il veneto Tiziano Vecellio, i tedeschi Albrecht Durer, Hans Durer, Hans Holbein il giovane, il siciliano Antonello da Messina, i toscani Leonardo da Vinci e Michelangelo Buonarroti, l'urbinate Raffaello Sanzio per citarne solo alcuni.

Nascita di Venere, Sandro Botticelli 1485 Galleria degli Uffizi di Firenze
Si tende un po' a studiare e ammirare questi autori separatamente e il fatto che quasi tutti questi geni assoluti si siano nella realtà conosciuti, si siano incontrati magari diventati amici o forse antagonisti e che abbiano vissuto insieme momenti storici importanti, è talmente affascinante che è stata la motivazione che mi ha portato a sviluppare questa timeline complicata, in cui ho dovuto fare con grande rammarico anche una cruda selezione. In nessun altro momento storico europeo o forse mondiale è mai accaduto che un numero così impressionante di avvenimenti che hanno cambiato la visione del mondo, fosse vissuto in maniera contemporanea da un numero incredibile di pittori, scultori, architetti, urbanisti, astronomi, cartografi, matematici, filosofi e scienziati e che tutti insieme ne abbiano condiviso sicuramente anche gli orrori come le guerre e le difficoltà, ma che siano lo stesso tutti riusciti a lasciare all'umanità un patrimonio complessivo di una bellezza irripetibile.
Il Giardino delle Delizie 1500/1505 Hieronymus Bosh, Museo del Prado di Madrid

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